La felicità piena e irragionevole riservata forse ad ogni vita s’incontra in queste pagine nella storia di un personaggio il cui nome non è casuale, Felicita. L’autore di questo esordio narrativo a novant’anni s’immedesima nell’adolescenza di povertà, soprusi, solitudini e fragilità della donna, nel suo «crescere all’affanno» e nella volontà di resistere, testarda, conservando la fierezza e imparando a non aspettarsi niente dagli altri. Anche quando Felicita incontra l’amore di un avvocato milanese appassionato di arte e di Van Gogh, il suo sogno si scontra con la realtà. E nel momento in cui è l’uomo ad aver bisogno di lei e tutti sono messi davanti alle scelte più difficili, lei diviene testimone, quando meno se lo sarebbe aspettato, di un atto d’amorevole generosità. Arriva però da un’altra persona con una dignità che quasi senza saperlo cambia il modo di guardare la vita.
Biografia dell'autore
Carlo Alberto Carutti

Carlo Alberto Carutti nasce a Milano nel 1923, si laurea in ingegneria alla fine del 1946 al Politecnico di Milano, perfeziona in quegli anni in parallelo al suo lavoro lo studio della chitarra jazz sotto la guida del maestro Luigi Zuccheri. Successivamente completa lo studio già avanzato del violino alla scuola musicale Enrico Bossi di Como, sotto la guida del maestro Franz Terraneo, arricchisce la sua cultura sulle arti figurative quando nel 1951 si sposa con Maria Luisa Testori, diplomata in pittura, sorella di Giovanni Testori, suo compagno di ginnasio e di liceo che lo coinvolge nella passione per la ricerca nel campo delle arti figurative.
Di professione imprenditore, Carlo Alberto Carutti da più di 50 anni accomuna la passione per il collezionismo, sia nel campo della liuteria che nel campo della pittura (non mai disgiunto dalla ricerca) a quello della poesia, di cui è segreto artefice, prodotto inconsapevole della sua anima musicale. Con Interlinea ha pubblicato Noi. Incontri di una lunga vita salvati in poesia, con disegni inediti di Giovanni Testori e una nota di Claudio Vela (2013); Viaggio ad Arles, con la prefazione di Fulvio Panzeri (2014); Boom. Gli oggetti del miracolo economico tra vita, passione e lavoro, con la presentazione di Andrea Kerbaker (2016) e L’ultimo testimone. Il violino della Shoah e la sua storia (2020).
Di professione imprenditore, Carlo Alberto Carutti da più di 50 anni accomuna la passione per il collezionismo, sia nel campo della liuteria che nel campo della pittura (non mai disgiunto dalla ricerca) a quello della poesia, di cui è segreto artefice, prodotto inconsapevole della sua anima musicale. Con Interlinea ha pubblicato Noi. Incontri di una lunga vita salvati in poesia, con disegni inediti di Giovanni Testori e una nota di Claudio Vela (2013); Viaggio ad Arles, con la prefazione di Fulvio Panzeri (2014); Boom. Gli oggetti del miracolo economico tra vita, passione e lavoro, con la presentazione di Andrea Kerbaker (2016) e L’ultimo testimone. Il violino della Shoah e la sua storia (2020).
Rassegna stampa per Viaggio ad Arles
E Felicita trovò la felicità nelle rose di Van Gogh
pubblicato il: 08-03-2015
Da “Il Giorno”, Gian Marco Walch, Milano, su "Viaggio ad Arles" di Carlo Alberto Carutti
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