«Il bacio, un simbolo troppo potente per poter essere ignorato dai poeti»
Da "Il Giornale di Brescia", Francesco Mannoni su Che cos'è mai un bacio? a cura di Alessandro Barbaglia
«"Tra i testi antologizzati c'è un canto Inuit, e gli Inuit non "baciavano" come ci baciamo noi: probabilmente
si sfregavano solo il naso, ma non per questo si sono privati della meraviglia di poter cantare i baci, per il loro significato simbolico. La poesia è la lingua dei simboli e dell'analogia, e il bacio è un simbolo troppo potente per poter essere ignorato dai poeti. Ecco perché, a mio parere, troviamo baci in tutte le tradizioni letterarie
e in ogni tempo: non perché il bacio sia argomento che ci equipara tutti, ma perché il bacio è un simbolo e come tale rientra nell'alfabeto della poesia"»
«"Tra i testi antologizzati c'è un canto Inuit, e gli Inuit non "baciavano" come ci baciamo noi: probabilmente
si sfregavano solo il naso, ma non per questo si sono privati della meraviglia di poter cantare i baci, per il loro significato simbolico. La poesia è la lingua dei simboli e dell'analogia, e il bacio è un simbolo troppo potente per poter essere ignorato dai poeti. Ecco perché, a mio parere, troviamo baci in tutte le tradizioni letterarie
e in ogni tempo: non perché il bacio sia argomento che ci equipara tutti, ma perché il bacio è un simbolo e come tale rientra nell'alfabeto della poesia"»
Che cos’è mai un bacio?
I baci più belli nella poesia e nell’arte
a cura di Alessandro Barbaglia
editore: Interlinea
pagine: 176
Che cos'è un bacio? e in quanti modi si può baciare? per S. Valentino Alessandro Barbaglia firma un'antologia illustrata con le risposte offerte dalla letteratura, dalla poesia e dall'arte: da Neruda a Dante, da Catullo a De Andrè.
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