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Il "cibo liscio" è memorabile, può diventare una filosofia

Recensione di: Manifesto del cibo liscio
27.06.2015
Da “Tuttolibri-La Stampa”, Marco Belpoliti, su Manifesto del cibo liscio di Francesca Rigotti

«Le parti più divertenti del libro sono quelle in cui Rigotti racconta dei suoi pranzi del passato da Firenze a Ginevra, da Princeton a Losanna: studentessa, ricercatrice, madre. Ricordi e non solo, perché come scrive nella bellissima frase iniziale: "Il cibo è 'memorabile', ha che fare con la memoria". Copertina e testo ad alto tasso di genuinità».

Manifesto del cibo liscio

Per una nuova filosofia in cucina

di Francesca Rigotti

editore: Interlinea

pagine: 120

Che cos'è il cibo liscio? Francesca Rigotti, autrice della Filosofia in cucina e della Filosofia delle piccole cose, prende spunto dalla distinzione tracciata da Deleuze e Guattari tra due tipi di spazi: quello "rigato" (cartesiano, gerarchico, egemonico, rigido: lo spazio del potere) e quello "liscio" (fluido, mutevole: lo spazio del non potere). Il libro vi adatta il modello alimentare per dimostrare come nel cibo liscio nasca la possibilità di nutrirsi con alimenti sani che non provocano disagi e malattie. Un nuovo modo di appassionarsi alla cucina.

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