Il «non senso» della guerra
«Educare le nuove generazioni, vale a dire davvero permettere loro di mostrare le migliori qualità e le tante virtù, che neppure sanno di possedere, è infatti così impellente da essere diventato la più importante se non l’unica possibilità per dare l’abbrivio a un mondo nuovo, se non pacificato, almeno vivibile per tutti. E dunque non solo dobbiamo imparare dai nostri errori, dalla storia che ci ha sempre preceduto, costellata dalle nostre malefatte, ma in primis imparare ad imparare».
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Raccontare la guerra
I libri per bambini e ragazzi che bisogna conoscere
di Walter Fochesato
editore: Interlinea
pagine: 312
«La presa di coscienza del “non senso” della guerra credo che passi attraverso l'esame delle guerre stesse e non in una debole e sovente noiosa perorazione attorno alla pace» scrive Walter Fochesato in questo saggio aggiornato che offre un'ampia ricostruzione di come il tema della guerra sia entrato nei libri per bambini e ragazzi. Da Cuore a Il piccolo alpino, passando per la Grande Guerra, le tragiche guerre del fascismo e l'Olocausto, fino a giungere ai conflitti dei nostri giorni, con l’apporto di autori come Robert Westall, Uri Orlev, Tomi Ungerer, Roberto Innocenti e Lia Levi. Dopo un tempo in cui la letteratura è stata viziata da pesanti condizionamenti pedagogico- moralistici, negli ultimi decenni si è cercato di raccontare la guerra e i suoi orrori attraverso gli occhi dei ragazzi stessi, affidandosi al primato della narrazione. Con un testo finale di Enrico Macchiavello dedicato al graphic novel.
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