La fatica di essere madre di se stessa
Da "Il Fatto quotidiano", Dacia Maraini, su Dolore minimo di Giovanna Cristina Vivinetto
«La fatica di essere madre di se stessa, il difficile compito di partorire un altro da sé che sarà sempre quell'io, sembra dirci l'autrice, assomiglia a uno straziante guardarsi indietro per ritrovare una se stessa lontana e quasi irriconoscibile nei giochi sempre uguali dell'infanzia. Lo sguardo che diventa indagatore, spia, sprofonda, scava cercando di trovare risposte in quella lei ancora nascosta, segreta e lontana.»
«La fatica di essere madre di se stessa, il difficile compito di partorire un altro da sé che sarà sempre quell'io, sembra dirci l'autrice, assomiglia a uno straziante guardarsi indietro per ritrovare una se stessa lontana e quasi irriconoscibile nei giochi sempre uguali dell'infanzia. Lo sguardo che diventa indagatore, spia, sprofonda, scava cercando di trovare risposte in quella lei ancora nascosta, segreta e lontana.»
Dolore minimo
di Giovanna Cristina Vivinetto
editore: Interlinea
pagine: 148
Il diario in versi di una giovane poetessa transessuale, Giovanna Cristina Vivinetto abbatte un tabù culturale con la poesia
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