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Nestore, la culla vuota e i corpi a mezzanotte

Recensione di: I corpi a mezzanotte
07.04.2021
I corpi a mezzanotte Da "Il Mattino", Alessandra Pacelli sulla raccolta poetica I corpi a mezzanotte di Angelo Nestore

«Qualche volta Nestore racconta il senso di incompiutezza che lo assale, che però esula dalla dimensione omosessuale e diventa desolazione collettiva: "c'è un geranio sulla finestra/ che si piega e mi chiede acqua,/ che mi ricorda troppo l'aridità/ di due uomini che si amano". A questo punto invitiamo il poeta a non bloccarsi nell'idea della "Apocalisse della mascolinità", perché nell'amore - tra due uomini, tra due donne, tra chiunque - l'aridità non è mai possibile».

LEGGI L'ARTICOLO

I corpi a mezzanotte

di Angelo Nestore

editore: Interlinea

pagine: 64

Barocco-rock potrebbe essere la formula riassuntiva più adatta per descrivere questi "Corpi a mezzanotte", la prima raccolta in lingua italiana di Angelo Nestore

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