Odio e ingiustizia, il caso Tortora

«Allo stand della casa editrice novarese, nella sezione della saggistica, anche "Affaire Tortora. Un caso italiano di ingiustizia e odio" riemerge dagli archivi l'intervista dello scrittore Sebastiano Vassalli a Enzo Tortora. Come scrive Massimo Novelli nella presentazione quella "cartella dalla copertina d'un rosa sbiadito dal tempo con un'annotazione manoscritta"contiene "una documentazione
cospicua sul famoso "caso"giudiziario di cui fu protagonista" il giornalista e presentatore televisivo genovese».
Affaire Tortora
Un caso italiano di ingiustizia e odio
di Sebastiano Vassalli
editore: Interlinea
pagine: 80
«Chiedo: come mai l’Italia è caduta addosso a lei e non, che so, a Pippo Baudo? Si stringe nelle spalle. Dice: “Tutto comincia a Portobello. Portobello era una trasmissione popolare, di annunci economici... viventi. Arrivai a toccare il più alto indice di ascolto che la Rai avesse mai registrato: 28 milioni di spettatori. Ricevevamo, in media, duemila lettere al giorno. Nel 1979 ci fu un contenzioso con un certo Domenico Barbaro che in realtà era il futuro pentito della camorra e mio accusatore Pandico, per un pacchetto di centrini fatti dai detenuti nel carcere di Porto Azzurro”». Un’intervista a Enzo Tortora di Sebastiano Vassalli riemerge dagli archivi con i documenti del Libro bianco del processo, a 40 anni da una delle maggiori ingiustizie dell’Italia contemporanea.
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