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Per il Canto c'è Dickens

Recensione di: Un canto di Natale
16.12.2019
Un canto di Natale Da "Corriere di Novara", Eleonora Groppetti su Un canto di Natale di Charles Dickens per la rassegna "Libri sotto l'albero"

« In quella preziosa (e unica) collana che è "Nativitas" la casa editrice novarese Interlinea pubblica Un canto di Natale di Charles Dickens (152 pagine, 12 euro, titolo originale A Christmas Carol in prose. Being a Ghost Story of Christmas), per la prima volta con illustrazioni originali di John Leech del 1843 e una nuova traduzione, firmata da Marina Vaggi, che vuole essere più vicina ai giochi di parole dell'autore inglese. A distanza di decenni l'esemplare storia dell'avido Scrooge, che nella notte più magica dell'anno riceve la visita di tre spettri, mantiene intatto il suo fascino, "unendo – scrive l'editore nella premessa – il gusto del racconto gotico con una critica sociale impegnata nella lotta alla povertà e allo sfruttamento minorile, piaghe purtroppo non ancora debellate in alcune parti del mondo".»

Un canto di Natale

di Charles Dickens

editore: Interlinea

pagine: 152

Il più celebre libro di Natale della letteratura moderna torna in una nuova traduzione e con le illustrazioni dell’edizione originale del 1843. Ancora oggi il romanzo dell’arido e tirchio Ebenezer Scrooge, visitato nella notte di natale da tre spettri, si lascia leggere con interesse, unendo al gusto del racconto gotico un’appassionata critica sociale. Grazie anche al cinema non si arresta il successo di un’opera che ci commuove ancora e che ha fatto dichiarare ad Anthony Burgess: «Dickens creò un mondo e, nel tempo libero, inventò il Natale».    

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