Quando la Cirio faceva le granate
Da "Il Mattino - Avellino", Massimo Novelli su Industriarsi per vincere. Le imprese e la Grande Guerra
«Ma la tecnologia di inscatolamento degli impianti Cirio era "talmente efficace e sicura", scrive il curatore del libro, "da venire convertita dal Genio per la produzione di granate, con scatole di latta in origine destinate
a conservare alimenti riempite di polvere da sparo e proiettili". Dalla conserva alle bombe, insomma».
«Ma la tecnologia di inscatolamento degli impianti Cirio era "talmente efficace e sicura", scrive il curatore del libro, "da venire convertita dal Genio per la produzione di granate, con scatole di latta in origine destinate
a conservare alimenti riempite di polvere da sparo e proiettili". Dalla conserva alle bombe, insomma».
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Industriarsi per vincere
Le imprese e la Grande Guerra
a cura di Alessandro Barbero, Andrea Pozzetta
editore: Interlinea
pagine: 208
Borracce, gavette, panni di lana e carne in scatola, munizioni, automezzi, vanghe e piccozze. La prima guerra mondiale è stata anche uno straordinario sforzo tecnico e produttivo che ha visto impegnate officine, manifatture, grandi e piccole aziende in una mobilitazione industriale senza precedenti. Attraverso documenti, immagini, cartoline e fotografie storiche, l’edizione del volume Industriarsi per vincere ripercorre il ruolo delle aziende italiane di fronte all’emergenza bellica, in un inedito sguardo sul “fronte interno” in grado di raccontare la quotidianità del conflitto. Un’opera antologica interamente dedicata a oggetti e strumenti divenuti veri e propri simboli degli italiani in guerra, su cui si è costruita l’identità collettiva di generazioni di soldati. Un libro fondamentale che ci racconta come la Grande Guerra fu una fase di grandi trasformazioni da cui discese la nostra idea di “modernità”.
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