Un (solido) ponte di ricordi e di memorie
«Una riflessione - ha aggiunto Gianni Cerutti - sulla memoria e sugli Italiani di Argentina, su una storia familiare che da noi si era persa mentre oltre oceano hanno continuato a coltivarla. E questa è una costante per chi abita in Argentina». Un sogno diventato realtà. «Una storia italiana di emigrazione, di costruzione dell’America - sono parole della scrittrice -. Gli Italiani hanno cambiato il paesaggio di Mendoza, hanno trasformato la provincia e la struttura sociale».
Vino amaro
Una storia di emigrazione e dittatura
di Maria Josefina Cerutti
editore: Interlinea
pagine: 196
Una storia emblematica sull’emigrazione e sull’ingiustizia della dittatura argentina. Il romanzo autobiografico prende avvio da rapimento, scomparsa e uccisione del nonno dell’autrice, alla cui famiglia la dittatura sottrasse la casa assieme a tutti i vigneti. La vicenda, tra passioni e dolori, è raccontata in prima persona con gli occhi di una testimone della tragedia collettiva vissuta dall’Argentina di quegli anni, ma è anche una storia italiana che racconta chi erano e come vivevano i nostri emigrati, che fondarono l’ancora fiorente industria argentina del Malbec.
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