Anna Maria D'Ambrosio ospite d'onore al "Premio Città di Arona"
Dove
via San Carlo 2 Arona
Quando
sabato 19 ottobre 2024
dalle 16.00
alle 17.00

La poetessa Anna Maria D'Ambrosio sarà ospite d'onore alla premiazioni dei vincitori del "Premio Città di Arona".
Nel corso dell'evento Anna Maria D'Ambrosio parlarà dei suoi libri, fra cui quelli pubblicati con Interlinea: "Di fiori e di foglie", "Devi solo cadere con me" e "Vergine luna Il tu nella poesia e nella preghiera", a colloquio con Maria Adele Garavaglia.
Devi solo cadere con me
Anna Maria D'Ambrosio
Non è ancora l'alba: una giovane donna fugge dalla casa che l'ha ospitata fin dall'infanzia e dall'uomo che ha amato, alla ricerca di se stessa
Di fiori e di foglie
Anna Maria D'Ambrosio
Non inganni l'agevole entrata in questo giardino di fiori e foglie: la poesia apparentemente calma e luminosa che descrive un paesaggio colorato è subito fortemente inquietante, una sorta di montaliano delirio d'immobilità. La poesia da cui il titolo è tratto enuncia in metalinguaggio una coscienza precisa dell'autrice, il succo di tutta la raccolta: fiori e foglie sostituiscono sguardi alternativi e fa parte dell'"Altrimenti cosa" anche l'enunciazione di ciò che non vuole, ciò che non è. A partire da questo si può cogliere il senso di una poesia colta e raffinata, ricchissima di echi intertestuali eppure simile solo a se stessa. Tutto è fermo e tutto s'interroga, l'io poetante invece di rifulgere se ne sta nascosto, parla con se stesso e talora sembra inscenare una favola mistica.
Vergine Luna
Il tu nella poesia e nella preghiera
Anna Maria D'Ambrosio
«Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, / Silenziosa luna?» Nell’atto dello scrivere a chi si rivolge il poeta? E a chi si rivolge il fedele in preghiera? Entrambi parlano a un “tu” che non hanno davanti a sé, quindi di fatto a un interlocutore assente, che rappresenta l’Altro rispetto all’io. Le pagine di questo libro, Vergine luna di Anna Maria D'Ambrosio, accompagnano in un itinerario affascinante alla ricerca del vero interlocutore nella poesia (da Leopardi a Emily Dickinson, da Rilke ad Antonia Pozzi) e nella preghiera (dai Salmi al Padre nostro, dalla lauda alle Confessioni di sant’Agostino e al “Tu” dei mistici, fino all’apostrofe irriverente di Baudelaire all’«ipocrita lettore, mio simile, fratello!»).«La rassegna proposta deriva da una lettura trasversale di poesie e preghiere alla ricerca dell’interlocutore, al fine di giungere a uno schema interpretativo applicabile a una serie illimitata di testi. Le liriche e le preghiere scelte configurano un campo di indagine non esaustiva ma rappresentativa del discorso lirico e della preghiera. Da segnalare il diverso atteggiamento nei confronti dell’ipotetico interlocutore: la preghiera ha fede in lui, la poesia lo ricerca trovandolo, di volta in volta, nei soggetti più disparati» (Anna Maria D'Ambrosio).
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