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Interlinea si riposa per Natale

Dove

via Enrico Mattei 21 Novara

Quando

L'evento è iniziato:
sabato 22 dicembre 2018
alle 09.00
L'evento si è concluso:
domenica 6 gennaio 2019
alle 21.00
Interlinea si prende una pausa, dal 22 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019 compresi. Torneremo attivi il 7 gennaio con tante novità è imperdibili incontri!
Interlinea si riposa per Natale
Non temete più!
Testi per Natale e l’anno nuovo
Paolo VI
«Oggi gli uomini che pur hanno tanti mezzi di felicità esteriore mancano spesso di felicità interiore, quella vera, quella personale, quella profonda e sincera, che per ciascuno desideriamo». Così si esprime Giovanni Battista Montini nelle vesti di Papa Paolo VI, dal 2018 santo, in una delle sue omelie di Natale, che volle celebrare sempre anche nei quartieri periferici di Roma, in quelle borgate povere dove da giovane sacerdote andava con gli universitari. «La sofferenza dei poveri è nostra e vogliamo sperare che questa nostra simpatia sia capace di suscitare quel nuovo amore che moltiplicherà, mediante un’economia provvida e nuova al suo servizio, i pani necessari per sfamare il mondo». In questi testi il pontefice lombardo si rivolge «all’uomo moderno, qualunque sia il grado di vicinanza o di lontananza con questo mistero natalizio»: «anche per voi, sì, è Natale».
Il campanile scocca la mezzanotte santa
Le poesie di Natale che abbiamo letto a scuola
«Il campanile scocca la mezzanotte santa» è uno dei ritornelli natalizi nell’orecchio di chi è stato bambino dal dopoguerra fino agli anni settanta e ottanta. Dai libri di lettura delle scuole elementari ecco un gioco della memoria e dell’immaginario collettivo. Chi non ricorda le poesie di Gozzano, Ada Negri, Rodari o Piumini? Molte sono raccolte in questa antologia, con le illustrazioni originali, su Gesù Bambino, presepe, albero di Natale, befana e anno nuovo. A ridarci un’infanzia mai perduta.
Natale Bianco
Arianna Papini
Il sogno di Natale di un bambino che viene da lontano
Sogno di una notte di Natale
Marc Chagall
«Un quadro deve fiorire come qualcosa di vivo. Deve afferrare qualcosa di inafferrabile» ha scritto Marc Chagall, artista che ha assimilato tre culture – ebraica, russa e occidentale – che in questa raccolta producono una grande suggestione legata al tempo del Natale e della maternità. Una sezione è dedicata alle illustrazioni della Bibbia, che esercitò sempre un grande fascino su di lui. Esse rivelano un’interpretazione straordinariamente “umanista” delle scritture anche grazie all’originalissimo uso cromatico, perché «tutti i colori sono gli amici dei loro vicini e gli amanti dei loro opposti».
Pane per Natale
Racconti
Giovanni Orelli
«Entrava tutto bianco di neve e con il pane di Natale sulle spalle» ricorda Giovanni Orelli in uno dei racconti di questo libro, dedicato allo scrittore ticinese a due anni dalla scomparsa, con testi che rivivono la tradizione delle feste di fine anno tra Svizzera e Italia: «A Natale mangerò e berrò come un ciarlatano. Come un porco. Domani, che è vigilia, dirò la mia solita razione di bugie» ammette un suo personaggio che rende vive le contraddizioni dell’esistenza in un periodo dell’anno in cui vien voglia di parlare di «cose ancora più leggere della neve».


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