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L'addio a Paolo Bertolani, dialettale ligure amato da Bertolucci e Sereni

L'addio a Paolo Bertolani, dialettale ligure amato da Bertolucci e Sereni L'addio a Paolo Bertolani, dialettale ligure amato da Bertolucci e Sereni
La notte del 19 febbraio 2007 il poeta Paolo Bertolani, uno dei maggiori poeti dialettali italiani, scoperto e consacrato da Bertolucci e Sereni, è stato stroncato da una lunga e incurabile malattia. Nato a Serra di Lerici (La Spezia) nel 1931, Bertolani ha scritto prevalentemente nel suo dialetto (il serrese, appunto il dialetto della Serra) ma anche in lingua, come nella raccolta L'incertezza dei bersagli edita da Guanda. Ha pubblicato anche racconti (Racconto della Contea di Levante) e tra le sue maggiori opere di poesia si ricordano Seinà (Einaudi, 1985), ’E góse, l’aia (Guanda, 1988), Avéi (Garzanti, 1999) e Libi, presso Interlinea. Nell’ultima sua opera, Raità da neve (Interlinea), aveva presagito la fine vicina scegliendo la rarità della neve per chi vive in riva al mare, come il poeta, come simbolo dei sogni dell’esistenza, che presto svaniscono, anche con la morte: «questa finzione di neve… Se viene qui non dura. / Una spolveratina – al più. / Mare e palme e i fiori delicati / della riviera – la sfanno. / È come con la vita, che non fai / in tempo a dire: guarda che stiamo / vivendo – ed è finita»: Un libro di atmosfere e di saggezza in forma di vera poesia.

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