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Letture sotto l'albero/3 Vincenzo Consolo: Bàrberi e cammelli venivano nel clamore di pifferi

Letture sotto l'albero/3 Vincenzo Consolo: Bàrberi e cammelli venivano nel clamore di pifferi Letture sotto l'albero/3 Vincenzo Consolo: Bàrberi e cammelli venivano nel clamore di pifferi

Bàrberi e cammelli venivano, nel clamore assordante di pifferi trombe tamburi, e emiri e visir là in groppa all’ombra di baldacchini di seta, un corteo dietro di valì e cadì, d’eunuchi, odalische, saltimbanchi guizzanti, e soldatesca moresca in turbanti sgargianti, lampi di scimitarre e d’occhi di giaietto. Che rimescolio di razze, di lingue, in questa turba vitale, invadente, in questi dominatori venuti dal mare, dai deserti lontani, in questi guerrieri audaci e sereni coltivatori di palme, d’ulivi, di cedri! Sono insieme arabi, persiani, egizi, libici, sudanesi, berberi, spagnoli, tutti uniti nella fede in Allah. Sono rudi, incolti, feroci e sapienti, dottissimi, cultori di numeri, astronomie, raffinati poeti. «La notte di quella loro impresa sembrava una negra ornata dei monili delle stelle»: rubando versi a García Lorca, così cantava Ibn Hamdìs. Palermo fu, per questi ispirati invasori, il divano della loro nostalgia delle sabbie e delle oasi, ricordo e ricreazione del Cairo, di Baghdad, Medina, Damasco, della Mecca. Ruggeri e Guglielmi d’Altavilla seguivano, in ancor più sontuosa parata, su cavalli ingualdrappati, in corona e tunica dorata, col seguito di baroni e ciambellani, e giureconsulti, scienziati, poeti, biondi guerrieri, eunuchi, paggi e favorite andaluse. Questi soldati normanni, questi nordici eroi della Riconquista cristiana, sono sedotti in Palermo dalle delizie musulmane, e parlano l’arabo, vivono come califfi, si fanno tolleranti verso ogni fede, cultura, si muovono in una al-Madinah, in una città dalle trecento moschee, in un bosco di minareti da cui i muezzin modulano il loro richiamo, nella Palermo di chiese bizantine e romane, di sinagoghe ebraiche, di mercati e di bagni, di castelli e di ville reali intorno, come il castello di Giafàr, la Zisa, la Cuba, la Favara, che la circondano come preziosi monili al collo di belle ragazze...
Potete entrare in questa narrazione natalizia leggendo Il Teatro del Sole. Racconti di Natale di Vincenzo Consolo (pp. 40,euro 5,16)
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