Novità nella collana di poesia
Franco Loi, "I niül", con una nota di Stefano Verdino, pp. 64, euro 12: Franco Loi, superato il traguardo degli ottant’anni, rivive il profondo legame con la sua città, Milano, e con un’Italia in crisi, con la consapevolezza del disagio dell’uomo contemporaneo ma anche con una indistruttibile speranza nel futuro: «Ah Italia scunda, che nissün pö vêd, / Italia che laura e se despera, / Italia sensa gloria e sensa mêd, / tèra d’un diu scundü sensa paüra, / mì te cunussi e cerchi el giüss del crêd / che tègn insèma i gent denter la scüra» (Ah Italia nascosta, che nessuno può vedere, / Italia che lavora e si dispera, / Italia senza gloria e senza possedimenti, / terra d’un dio nascosto senza paura, / io ti conosco e cerco il succo del credere / che tiene insieme le genti dentro l’oscurità).
Camillo Pennati, "Paesaggi del silenzio con figura", pp. 192, euro 12: «L’opera di Pennati si può anche leggere come uno dei tentativi di sottrarsi alla crisi novecentesca del discorso poetico e alla destrutturazione dell’oggetto che di quella crisi era il dato più eminente e vistoso; è comunque un tentativo condotto con un impiego di strategia linguistica e di sapienza stilistica davvero inusitata, una competenza e un gusto lessicale che non lasciano margine a dubbi» (Giorgio Linguaglossa).
Paola Loreto, "In quota", pp. 112, euro 12: In quota è un libro originale che viene a colmare un vuoto nella letteratura contemporanea, perché è al tempo stesso un libro di poesia e un libro sulla montagna. Non è facile conciliare l’esperienza della montagna con la capacità di esprimere i suoi significati nella scrittura poetica: In quota è scritto dal punto di vista di chi le montagne le sale, ma ne fa anche l’oggetto di una meditazione sul senso dell’ascensione/ascesi e sulle suggestioni di un paesaggio che sa essere infinitamente dolce e invitante, ma anche erto, aspro, inquietante, impietoso. Nelle parole di Enrico Camanni: «Si fa presto a dire montagna, e a scrivere di vette cieli e nevi incantate, ma per passare dalla retorica alla poesia serve verità, ed è un mestiere difficile. La salita verso la cima è fatta di luci e ombre, felicità e ansia, incanto e delusione. Proprio come la vita vera, e i suoi misteri». In quota è il racconto di una voce femminile, estranea all’attrazione agonistica e competitiva per la scalata e sensibile all’incontro con il corpo fisico della montagna, in un desiderio di simbiosi e di recuperata armonia tra corpo e mente che è a tratti nostalgico e a tratti soddisfatto, esaudito.
Giovanni Perrino, "Dorso d’asino. Possibili rallentamenti", pp. 104, euro 14: "Dorsi d’asino” si chiamano in Francia i dissuasori, i passaggi pedonali rialzati, che Giovanni Perrino, poeta cresciuto in Russia alla scuola di Evtushenko, eleva a simbolo della necessità di rallentare per riflettere: «La domanda che si pongono questi testi poetici è di quelle più classiche. La parola poetica come si pone in rapporto a un percorso di riflessione che nell’uomo contemporaneo può essere indotto da un trauma, una guerra o da un semplice bisogno interiore?»
Pasko Simone, "Piantate tutto. Poesie (2008-2011) seguite da Trittico apocalittico (2010)", pp. 80, euro 12: Pasko Simone (Dubrovnik 1943), studioso di lingue moderne, si dedica da diversi anni alla traduzione letteraria e poetica. Col titolo La vita è come un dente ha curato la pubblicazione di una raccolta di poesie e prose di Boris Vian (Stampa Alternativa, Roma 1999) e tradotto due raccolte poetiche di René Char (in Poesie, Edizioni Palomar, Bari 1999). Di suo ha pubblicato poesie, racconti e articoli di argomento letterario e sociologico, nonché un saggio di critica comparata sulla poesia di Mallarmé e l’arte di Van Gogh dal titolo Il sogno, la follia. La passione dell’impossibile in Mallarmé e Van Gogh (Besa edizioni, Lecce 2001). Suoi testi critici e poetici sono apparsi sulle riviste: “Il Segnale”, “Il foglio clandestino”, “L’area di Broca”, “l’Immaginazione”. È del dicembre 2009 la sua prima raccolta poetica: Manuale di storia. Poesie 1980-2009 (Campanotto Editore, Pasian di Prato). Risiede e scrive in provincia di Bari.
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