Premio LericiPea: a Jesper Svembro il riconoscimento alla carriera
Svenbro è una voce eminente della poesia scandinava la cui opera poetica, in maniera originale e profonda, sviluppa tematiche contemporanee, culturali, esistenziali ed etiche, in un quadro di riferimento alla tradizione classica, in un linguaggio nuovo, dalla complessa e affascinante sintassi, capace di amalgamare nel suo giro espressivo citazione dotta, slancio, ironia, commozione.
«Sono in debito con la poesia italiana – rivela Svenbro – da circa una quarantina d’anni. La prima frase italiana che lessi e compresi fu “Ed è subito sera” di Salvatore Quasimodo, e proprio quel famoso verso fu la frase attraverso la quale fui avviato alla lingua italiana», scrive in Apollo blu, la plaquette pubblicata in occasione del premio LericiPea. Un’altra luminosa rivelazione si sprigiona da una poesia del nostro Nobel Eugenio Montale: «L’Anguilla era l’unica poesia che legava allegoricamente il mar Baltico con il cuore stesso dell’Italia, approfondendo così il rapporto Italia-Svezia che, a quel tempo, era quasi sempre concepito in termini calcistici. Quel mare nordico, dove mia madre aveva imparato a nuotare a una temperatura di 14 gradi, comunicava con il cuore della penisola italiana!». Il premio LericiPea alla carriera va dunque assegnato a un poeta, come afferma Giuseppe Conte (membro della giuria con Massimo Bacigalupo, Stefano Verdino, Valentino Zeichen, Sebastiano Grasso e Pamela Villoresi), che rappresenta al meglio una sintesi aperta e in movimento dello spirito europeo.
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