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Interlinea: il vuoto che serve

Recensione di: Un nulla pieno di storie
02.02.2023
Un nulla pieno di storie Da "Leggere tutti", Gisella Blanco sulla storia di Interlinea

«Lo spazio bianco tra le righe o i versi, che siano scritti a mano o stampati, è quel vuoto che distanzia le parole e permette al senso di emergere dal segno.Il suggestivo concetto di questa entità presente ma intangibile ha ispirato, nella sua concreta funzione tipografica e nella sua simbologia, due ex compagni di scuola, Carlo Robiglio e Roberto Cicala, dotati di attitudini opposte ma speculari. I sogni imprenditoriali del primo e le ampie vedute sulla ricerca letteraria Otto Novecentesca del secondo, li hanno spinti a ideare un marchio editoriale con l’ambizioso progetto di pubblicare le opere che la grande editoria ha sottovalutato o ignorato».

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Un nulla pieno di storie

Ricordi e considerazioni di un viaggiatore nel tempo

di Giovanni Tesio e Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 152

Un’autobiografia di Sebastiano Vassalli in forma di intervista. Uno dei maggiori scrittori contemporanei, l’autore della Chimera, offre ai suoi lettori una confessione sulla sua difficile fanciullezza tra fascismo e Repubblica, la Milano degli anni universitari, la nascita delle passioni per l’arte e la letteratura, la drammatica storia del primo matrimonio, gli anni dell’ideologia e del gruppo 63, il Sessantotto, la scoperta delle storie da narrare, la tv e la politica (tra Saviano e Berlusconi). Una memoria biografica fatta di miti, luoghi, case e letture ribadendo che la letteratura «è vita che rimane impigliata in una trama di parole. Vita che vive al di fuori di un corpo, e quindi anche al di fuori del tempo. Vita che si paga con la vita».  

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