L'Inferno allegro del Porta nel settecentesimo di Dante

«Sospesa com'è tra emulazione e parodia, tra slancio verso il sublime e controcanto comicorealistico, la ricreazione dialettale produce un testo originale e assai godibile. Dispersi qua e là nelle edizioni delle poesie portiane, i frammenti dell'Inferno milanese sno ora nel volume edito da Interlinea riuniti, ordinati e riprodotto a fronte dell'originale dantesco. Come detto il libro è introdotto da un ampio saggio di Pietro Gibellini e reca le retroversioni in italiano approntate da Massimo Migliorati. L'allegria è qui un filo che, pur variando di colore e misura, cuce le poesie portiane facendone un compatto organismo.»
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L’Inferno di Dante riscritto in milanese
di Carlo Porta
editore: Interlinea
pagine: 136
La prima traduzione del poema di Dante in un dialetto italiano si deve a Carlo Porta. L’Inferno in versi milanesi, seppur frammentario, rappresenta il vero inizio della poesia portiana.
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