Mya Tannenbaum, una pianista in fuga

Da "Corriere della sera", su Fuga dalla Polonia di Mya Tannenbaum
«"Doveva essere fra l'altro una brava pianista - racconta al "Corriere" il compositore, presidente e sovrintendente di Santa Cecilia Michele Dall'Ongaro perché aveva eseguito la prima italiana del Concerto per pianoforte e orchestra del georgiano Aram Khachaturian. Era una figura anomala per la critica musicale, perché non seguiva nessuno stile dominante, aveva un punto di vista sempre soggettivo e un'attenzione per certi dettagli che altri trascuravano. Scriveva dei concerti con il tono confidenziale che si usa con gli amici. Sorprendeva sempre. E aveva grande attenzione per i giovani, che aiutava a emergere".»
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di Mya Tannenbaum
editore: Interlinea
pagine: 136
Anno 1950. Un giovane diplomatico polacco. Sposato con una pianista italiana, viene richiamato a Varsavia
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