Neve e fuoco, opposti che coesistono
«Tradizione e realtà, se trovano espressione nelle opere letterarie, trovano anche mirabile esaltazione in quelle musicali e nell'arte pittorica e scultorea di tutti i tempi che conferiscono assolutezza al contingente. Nello specifico, a proposito del freddo e della neve scrive Chiara Gatti (Nevicate d'arte, Interlinea ed.): "Ha nevicato sulle Madonne in trono e sulle adorazioni dei pastori, sulle allegorie dei mesi e sulle scene di genere. Ha nevicato sul mito e sul sacro […] sui castelli tedeschi e sulle cattedrali francesi. Sulle battaglie navali e su quelle del Risorgimento […] su Napoleone e su Garibaldi. Sui ritratti del Settecento e su quelli della 'belle époque'[…] sui panorami fiamminghi e sui tetti di Parigi, sulle izbe della Bielorussia e sui rifugi delle Alpi dove il silenzio e il candore della neve sono diventati simbolo di morte e resurrezione". E ricorda Maestro Venceslao e Masolino da Panicale, il Sassetta e i due Bruegel, Claude Monet e Utagawa Hiroshige, Segantini e Chagall, Magritte e Kandinskij e tanti altri pittori, in modo cronologicamente trasversale».
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Nevicate d'arte
Gli inverni bianchi dei pittori
di Chiara Gatti
editore: Interlinea
pagine: 96
Un'antologia degli inverni più belli dei pittori con una riflessione sull'unicità del colore bianco nell'arte
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