Recensione di "Tra santi e città. Luci e ombre del medioevo" di André Vauchez

A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, la presenza di André Vauchez e il ruolo da lui svolto nell’ambito della École Française di Roma (di cui fu prima studente e poi, dal 1972 al 1979 direttore) hanno segnato un profondo rinnovamento nel campo della ricerca agiografica italiana ed europea, rendendo la città eterna un punto di riferimento per questo particolare campo della ricerca storica. D’altra parte, lo stesso Vauchez, nell’introduzione a La santità nel Medioevo (ed. originale La saintete en Occident aux derniers siecles du Moyen Age Roma 1981, ed. it. Bologna 1989) riportava le parole di Marc Bloch: «Se mai si troverà un autore così ardimentoso per provarsi a scriverla [quella storia della santita nella Chiesa], o così sommo erudito e così grande psicolo go per scriverla davvero, avremo indubbiamente un libro pres soché incomparabile per le prospettive che ci aprirà sullo spiri to umano»
Tra santi e città
Luci e ombre del Medioevo
di André Vauchez
editore: Interlinea
pagine: 400
André Vauchez torna con un libro che è sintesi dei suoi maggiori studi sulla storia religiosa del Medioevo, indagando diversi aspetti della spiritualità occidentale: dalla concezione della santità all’importanza di pellegrinaggi, santuari e luoghi sacri, con approfondimenti sulla storia delle città, delle religioni civiche e dei rapporti tra le grandi fedi monoteiste. Un affascinante itinerario storiografico, che abbraccia l’intero spazio temporale del Medioevo, tra Francesco d’Assisi, Gregorio IX, il culto di san Gennaro a Napoli, la Roma dei pontefici e la Gerusalemme delle crociate, incontrando visionari, mistici, profeti d’Italia e di Francia. La spiritualità studiata da Vauchez, spiega Giancarlo Andenna, è la «spiritualità popolare», che «non ha alcun rapporto privilegiato con il mondo ecclesiastico, ma si allarga all’intero mondo dei laici, donne comprese». È la dimensione religiosa dell’uomo, nella sua interezza, a emergere da queste pagine. Un tema che, tra luci e ombre, non smette di parlarci anche della nostra contemporaneità perché, scrive lo storico francese, con «le trasformazioni degli ultimi vent’anni […] l’importanza dei fattori religiosi nella vita politica, sociale e culturale dell’Europa e del mondo, ben lungi dal diminuire, non ha fatto che crescere».
Inserisci un commento