Andrea Canova
Titoli dell'autore
Boiardo a Scandiano. Dieci anni di studi
a cura di Andrea Canova, Gino Ruozzi
editore: Interlinea
pagine: 176
Questo volume intende celebrare i dieci anni di vita del Centro Studi Matteo Maria Boiardo, associazione voluta e sostenuta dal comune di Scandiano per "promuovere e favorire gli studi su Matteo Maria Boiardo e la cultura del suo tempo; sollecitare l'incontro e la collaborazione di studiosi di diverse esperienze e discipline nell'ambito della cultura umanistica con riferimento anche alla cultura contemporanea". È ormai definitiva l'acquisizione di Boiardo al pantheon dei classici italiani. Forse c'è chi vorrebbe celebrare o rivendicare con Boiardo una sua appartenenza alla "piccola patria" più che alla "grande", ma non va dimenticato che la caratteristica veste padana della sua lingua è l'espressione di quel policentrismo linguistico e culturale tuttora attivo all'interno di un sistema in cui le tradizioni locali sono state un'humus essenziale per la cultura nazionale. Interventi di Tina Matarrese, Giuseppe Anceschi, Rosario Coluccia, Donatella Coppini, Emilio Pasquini, Marzia Pieri, Marcello Aprile, Daniela Delcorno Branca, Ilaria Mussini.
Boiardo, Ariosto e i libri di battaglia
Atti del Convegno (Scandiano, Reggio Emilia, Bologna, 3-6 ottobre 2005)
a cura di Andrea Canova, Paola Vecchi Galli
editore: Interlinea
pagine: 552
I capitoli che le storie letterarie dedicano al romanzo cavalleresco si rivelano fatalmente inadeguati a dominare una gigantesca mole di testi, in versi e in prosa, scritti tra il medioevo e l'età moderna. La schiera dei "libri di battaglia" annovera i suoi campioni più famosi, come Pulci, Boiardo, Ariosto e Tasso, ma anche uno stuolo di anonimi, di minori e di minimi, che hanno divertito generazioni di lettori lungo un arco plurisecolare. Gli ultimi decenni hanno visto grandi progressi nella conoscenza di questa multiforme letteratura e ne hanno confermato la centralità nella costruzione della cultura italiana ed europea. Il convegno di Scandiano, Reggio Emilia e Bologna ha fatto il punto della situazione e ha aperto nuove prospettive di ricerca. I saggi qui raccolti recuperano la memoria smarrita, o spesso solo in parte occultata dal tempo, di una tradizione generosa: una linea forte che come poche altre ha saputo influenzare l'immaginario di un pubblico rinnovatosi di continuo. Il vitale intreccio di cantari e poemi, la fitta rete intertestuale, le riflessioni teoriche sul genere portano alla luce le strategie longeve che, conservando o innovando, hanno accompagnato "le donne e i cavalieri, le armi e gli amori" fino alla contemporaneità.