Mario Perotti
Titoli dell'autore
Don Giuseppe Rossi
Un prete martire per la sua gente
di Mario Perotti
editore: Interlinea
pagine: 96
Nato a Varallo Pombia il 3 novembre del 1912 da Girolamo e da Angela De Ambrogio, viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1937. L’anno successivo diviene parroco di Castiglione Ossola, dove rimane sino alla tragica morte, avvenuta il 26 febbraio 1945 dopo una giornata convulsa, iniziata con un attentato partigiano e continuata con la rappresaglia fascista. Don Rossi non fugge e si lascia arrestare per rimanere, in coerenza al suo ministero pastorale, tra gli ostaggi, rincuorandoli con la presenza e la parola. Liberato e quindi non considerato colpevole, viene poi prelevato per iniziativa di alcuni militi assetati di vendetta e senza alcuna prova di colpevolezza barbaramente ucciso. Da allora il nome di don Giuseppe viene ricordato come fulgido esempio di dedizione pastorale. Al termine del Processo Romano, il 14 dicembre 2023, papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi alla promulgazione del decreto che dichiara don Rossi “beato” in quanto martire, ucciso in odium fidei. Solenne proclamazione: cattedrale di Novara, 26 maggio 2024.Nuova edizione realizzata in occasione della beatificazione di don Giuseppe Rossi.
Mille anni di storia e fede a Castelletto Sopra Ticino
Le chiese e le tradizioni
di Stefano Della Sala
editore: Interlinea
pagine: 152
Il volume mette a disposizione della comunità castellettese e anche di quanti sono interessati alla storia una serie di dati raccolti nell'arco di alcuni anni per una opzione affettiva: il legame con la località nella quale è cresciuto e in cui vive l'autore. Dopo la ristampa dell'opera, benemerita per i tempi, del Belfanti (Storia di Castelletto Ticino, Arona 1999; prima ed. 1938) sembrava che non ci fosse più spazio per un'altra indagine, invece l'autore ha trovato un filone degno di essere esplorato nel ripercorrere la storia religiosa di Castelletto Ticino attraverso i luoghi di culto e le associazioni e le iniziative di rilievo che caratterizzano questa comunità. Come suggerisce lo stesso autore si tratta di raccordare le pietre degli edifici con le "pietre vive", le persone, che hanno trasmesso alle generazioni la fede e le consuetudini religiose.Lo scritto, chiaro e volutamente sobrio nel dettato, ma solido nei dati, si articola in due parti: i luoghi della fede (parte prima); la comunità e le sue tradizioni (parte seconda). La ricerca va lodata perché, nella sua essenzialità, non tralascia nessuna notizia in grado di far rivivere il passato di questa comunità e per questo aspetto e per il metodo di basare alla tedesca ogni affermazione su di un supporto documentario può considerarsi esemplare e degna di essere seguita.
Leone Ossola, il vescovo della liberazione
di Mario Perotti
editore: Interlinea
pagine: 96
Giacomo Leone Ossola guidò la diocesi di Novara negli anni più duri della seconda guerra mondiale, quando i movimenti di opposizione al fascismo intrapresero, nel Novarese come in altre parti d'Italia, la lotta armata contro le truppe d'occupazione tedesche e le milizie della Repubblica Sociale Italiana. Il 26 aprile 1945 Ossola, confermando notevoli doti di equilibrio e di equanimità, negoziò con le formazioni partigiane la resa di tedeschi e fascisti e scongiurò così il bombardamento della città minacciato dagli Alleati. Il libro, che illustra la posizione del vescovo anche nelle complicate vicende dell'immediato dopoguerra, riportando lunghi stralci dai Diari inediti, completa il suo racconto con un'ampia galleria di immagini fotografiche.