Matteo Maria Boiardo
Titoli dell'autore
Asino d’oro (da Apuleio)
di Matteo Maria Boiardo
editore: Interlinea
pagine: 516
Per la collana “Opere di Matteo Maria Boiardo”, Asino d'oro (da Apuleio)
Vita de alcuni electi Capitani (da Cornelio Nepote)
di Matteo Maria Boiardo
editore: Interlinea
pagine: 312
Nuova edizione con studio linguistico
Historia imperiale attribuita a Ricobaldo tradotta da Matteo Maria Boiardo
di Matteo Maria Boiardo
editore: Interlinea
pagine: 752
Questo testo, che ha a lungo suscitato discussioni tra gli studiosi, divisi tra chi lo vuole originale e chi traduzione di un’opera perduta di Ricobaldo, è stato pubblicato nel 2008 da Andrea Rizzi, con apparato esegetico in inglese, nella collana “Fonti per la storia medievale” dall’Istituto Storico Italiano. Lo studioso ne cura qui l’edizione in italiano.«Matteo Maria Boiardo ricorda che bellezza e storia sono necessarie alla civiltà» ("La Lettura")
Pastorale. Carte de triomphi
di Matteo Maria Boiardo
editore: Interlinea
pagine: 360
Le egloghe volgari, ricchissime di allusioni storico-politiche sotto il velame pastorale, e i cosiddetti Tarocchi, notevole esempio di letteratura d’intrattenimento di alto livello, pur editi di recente, offrono molti spunti per una nuova lettura e riproposizione al pubblico.
La pedìa de Cyro
di Matteo Maria Boiardo
editore: Interlinea
pagine: 544
Nella travagliata successione a Borso d'Este, Boiardo sostiene l'investitura a duca di Ercole offrendogli il suo appoggio di poeta mecenate. Tra le numerose opere a cui sta lavorando negli anni settanta del Quattrocento la Pedìa de Cyro, volgarizzamento della Ciropedia senofontea realizzato a partire dalla riduzione latina di Poggio Bracciolini, rappresenta bene questo legame tra il signore e il suo più stretto collaboratore. Lo speculum principis dell'Umanesimo classico diviene sotto la penna di Boiardo strumento culturale a favore dell'ascesa di Ercole, consacrandolo agli occhi dei ferraresi come un signore di stampo nuovo, depositario delle antiche virtù di giustizia, temperanza, costanza e clemenza, le stesse possedute da Ciro il Grande, fondatore dell'impero persiano. La traduzione commissionata a Boiardo, pur non interamente rivista, mostra ai cittadini di Ferrara una visione del mondo cara ad Ercole e al conte di Scandiano: la riscrittura delle battaglie, della tragica vicenda di Abradata e Pantea e del carattere di Ciro, signore cortese e gentile, infondono alla trama classica un sapore nuovo, cortigiano e cavalleresco.
Amorum libri tres
di Matteo Maria Boiardo
editore: Interlinea
pagine: 1544
Finalmente un'edizione completa e critica del più bel canzoniere del Quattrocento di Matteo Maria Boiardo, curata da Tiziano Zanato nella collana di Interlinea dedicata all'opera omnia boiardesca.
Pastoralia. Carmina. Epigrammata
di Matteo Maria Boiardo
editore: Interlinea
pagine: 320
Della prima attività letteraria di Boiardo, sotto il segno umanistico, esiste la benemerita edizione Solerti (1894) e solo di recente i Pastoralia hanno ricevuto adeguate cure critiche per merito di Stefano Carrai (1996). Per quanto riguarda Epigrammata e Carmina, si tratta di un’edizione innovativa rispetto al passato, a cura di Stefano Carrai e di Francesco Tissoni.
Spagna ferrarese
di Matteo Maria Boiardo
editore: Interlinea
pagine: 864
La Spagna ferrarese è il testo che ha consentito a personaggi e interpreti delle guerre di Spagna di trasmigrare nella Ferrara estense, per vivervi le avventure che ognuno di noi ben conosce. La tradizione rimata della Spagna, nel suo complesso, è meritevole di attenzione, non solo perché si situa al crocevia fra esperienze letterarie diverse: francese, franco-veneta e italiana, ma anche perché è in molti altri sensi un testo di confine, collocata com'è sul crinale fra tradizione alta e bassa, fra letterario e popolare, capace di transitare dai preziosi codici miniati di corte sino ai banchi dei cantastorie fiorentini, in un movimento alto/basso che in molti altri casi possiamo solo immaginare, mentre qui si disegna, limpidissimo, sotto i nostri occhi. Altrettanto straordinaria è la doppia vita del poema, che nella sua forma "padana" funziona da ipotesto per l'Innamoramento di Orlando del Boiardo (ed estende la sua influenza sino all'Ariosto) e offre, in quella Toscana, parecchi elementi alla Rotta del Pulci.
Timone. Orphei tragoedia
di Matteo Maria Boiardo
editore: Interlinea
pagine: 304
Il Centro Studi Matteo Maria Boiardo di Scandiano si fa promotore di un’edizione completa delle opere di Boiardo, attesa per lungo tempo tempo da studiosi, biblioteche, scuole, università e dal mondo della cultura italiana ed europea. Oltre alle opere maggiori, la collana edita da Interlinea comprenderà anche quelle mai pubblicate o apparse in stampe oggi di difficile reperimento. Tutti i testi saranno in edizione critica e commentata (con traduzione a fronte se latini), curati da alcuni dei più importanti studiosi di Boiardo.Il primo volume pubblicato è Timone. Orphei tragoedia. Non esisteva finora un’edizione critica e adeguatamente commentata della commedia lucianea di Boiardo. È un testo importante: si tratta infatti di uno dei primi tentativi, sulla scena ferrarese, di prescindere da una linea teatrale esclusivamente plautina. Ne cura l’edizione Mariantonietta Acocella, mentre Antonia Tissoni Benvenuti si occupa della Orphei Tragoedia, dimostrandone la probabile attribuzione a Boiardo.