Dante Graziosi: veterinario e politico per vocazione, scrittore per passione della propria terra
Dove
Via Fratelli Rosselli, 20 Novara
Quando
sabato 18 giugno 2022
dalle 10.00
alle 12.30
Omaggio a Dante Graziosi presso il Broletto di Novara

DANTE GRAZIOSI
Veterinario e politico per vocazione, scrittore per passione della propria terra, testimone dei valori genuinidella memoria contadina
Sabato 18 giugno alle ore 10 si tiene presso il Broletto di Novara una conferenza in omaggio al veterinario e scrittore novarese Dante Graziosi. L'evento è realizzato in collaborazione con l'Ordine Provinciale dei medici veterinari di Novara.
Inizio ore 10.00
–Dott.ssa Fabrizia Canepa - Presidente dell'ordine dei medici veterinari della provincia di Novara
– On. Dott. Gianni Mancuso: “Graziosi Politico” – Dott. Roberto Cicala: “Graziosi Letterato” – Prof. Ivo Zoccarato: “Graziosi docente universitario” – Prof. Flaminio Addis: “Presente e futuro della professione” – Dr. Emilio Bosio F.N.O.V.I. – Valentina Graziosi Conclusione evento ore 12.30.
Sabato 18 giugno alle ore 10 si tiene presso il Broletto di Novara una conferenza in omaggio al veterinario e scrittore novarese Dante Graziosi. L'evento è realizzato in collaborazione con l'Ordine Provinciale dei medici veterinari di Novara.
Inizio ore 10.00
–Dott.ssa Fabrizia Canepa - Presidente dell'ordine dei medici veterinari della provincia di Novara
– On. Dott. Gianni Mancuso: “Graziosi Politico” – Dott. Roberto Cicala: “Graziosi Letterato” – Prof. Ivo Zoccarato: “Graziosi docente universitario” – Prof. Flaminio Addis: “Presente e futuro della professione” – Dr. Emilio Bosio F.N.O.V.I. – Valentina Graziosi Conclusione evento ore 12.30.
Una Topolino amaranto
Ricordi di un medico degli animali
Dante Graziosi
«Sulla Topolino amaranto… su, siedimi accanto, che adesso si va» cantava Paolo Conte andando con la memoria all’Italietta che sognava di viaggiare sulla mitica Fiat 500 soprannominata Topolino. La vettura è l’icona di un mondo narrato per la prima volta da Dante Graziosi, medico degli animali che accompagna i lettori sulla sua auto d’un tempo, negli anni a cavallo dell’ultima guerra, tra cascinali, osterie, personaggi e storie della nostra provincia italiana, quando la saggezza contadina insegnava che «si può sbagliare a curare un cristiano ma gli animali no, gli animali devono guarire, non ci sono santi!» Il romanzo, premiato al Bancarella, parla molto di natura, Resistenza e sentimenti, sempre visti dal volante di una Topolino: «meglio che tu apri la capotte / e con i tuoi occhioni guardi in su / beviti ’sto cielo azzurro e alto / che sembra di smalto / e corre con noi».
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