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La natura protagonista: Alberto Nessi riscopre la bellezza in una nuova raccolta di “poesie vegetali”

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La natura protagonista: Alberto Nessi riscopre la bellezza in una nuova raccolta di “poesie vegetali”

Domenica 30 ottobre presentazione e reading del nuovo libro La seconda bellezza alla Biblioteca La Filanda di Mendrisio

Domenica 30 ottobre alle ore 16 presso la Biblioteca cantonale La Filanda di Mendrisio, via Industria, 5, si terrà la prima presentazione della nuova raccolta in versi, edita Interlinea, del poeta svizzero Alberto Nessi, La seconda bellezza. Poesie vegetali in occasione della XVIII edizione del festival Internazionale di Poesia Civile della città di Vercelli. Il poeta, già autore di componimenti dedicati al rapporto uomo-natura come Perché non scrivo con un filo d’erba (Interlinea, 2020), riflette sul ruolo protagonista che la natura stessa conserva nel mondo contemporaneo; le piante e i fiori risvegliano sensazioni segrete, in un dialogo che ribalta la prospettiva canonica e che mette al primo posto il punto di vista vegetale. In questa raccolta la quotidianità viene riletta in funzione dei contatti con il mondo che ci circonda, dall’edera accarezzata distrattamente in un giorno di compere, ai rossi papaveri alle finestre, la natura si manifesta in profumi e colori familiari che riportano indietro nel tempo e allietano il presente in una tradizione ciclica e secolare.

L’autore omaggia le meraviglie terrene, partecipanti silenziose delle esperienze umane: amici perduti «involti in ombre nel cuore dei nocciòli» e donne amate «nelle erbe alte delle prode», tutto parla un linguaggio comune e segna presente, passato e futuro dell’uomo. A completare il volume, note personali dell’autore, appunti di un’esistenza sempre legata a doppio filo con le meraviglie terrene, per non dimenticare il valore e la bellezza della natura.

Alberto Nessi nato a Mendrisio nel 1940, è poeta e narratore. Dopo gli studi alla Scuola magistrale di Locarno e all’Università di Friburgo, è stato insegnante in diversi ordini di scuole. Ha abitato sempre nel Mendrisiotto. È sposato con Raffaella e padre di due figlie. Ha esordito come poeta nel 1969 e ha al suo attivo diversi libri di poesia, tra i quali una scelta antologica apparsa presso l’editore Casagrande di Bellinzona nel 2010 col titolo Ladro di minuzie. Le sue opere più recenti sono Un sabato senza dolore (Interlinea, Novara 2016), Rime facili per grandi e piccini (Casagrande, Bellinzona 2018) e Perché non scrivo con un filo d'erba (Interlinea 2020), antologia con autografi e inediti pubblicata in occasione dei suoi 80 anni. Alberto Nessi è inoltre autore di tre romanzi e di tre raccolte di racconti (l’ultima si intitola Miló, Casagrande, Bellinzona 2014). Nel 2017 ha pubblicato, per le edizioni Unicopli di Milano, Svizzera italiana. Quindici passeggiate letterarie. Nel 2016 gli è stato conferito il Gran Premio svizzero di letteratura.

«Il sole se n’era andato dalle montagne

e d’improvviso tutto mi parve vano

dietro di me tutti gli amici perduti

che sedevano ai tavolini nelle piazze

o in campagna a spingere la bicicletta

a lottare coi sogni, involti in ombre

nel cuore dei nocciòli, tutti scomparsi

come se fossi io il solo salvato.

Scomparse anche le donne amate nelle erbe

alte delle prode o nel sottoscala

quando la vita esplodeva: e d’un tratto

tutto rutilò in una seconda bellezza».

 

La seconda bellezza

Poesie vegetali

di Alberto Nessi

editore: Interlinea

pagine: 184

Questo libro sui segreti delle piante e della natura, specchio dell’umanità, è una vera scoperta della «seconda bellezza», una fioritura di parole e storie. Il decano dei poeti svizzeri, Alberto Nessi, ci invita a seguire le impronte vegetali della vita. è un catalogo di volti botanici, «piante vagabonde che non sanno / dove saranno domani», come noi, «sempre in fuga / da noi stessi, alla ricerca di una luce / che non s’accende se non il mattino / quando siamo soli e un ramo s’agita al vento». il lettore attraversa un prato, costeggia un lago ed entra in un bosco per aiutare il poeta nella sua ricerca, tra un incontro e l’altro: «Questa notte ho perso una poesia / è volata via / s’è impigliata ai rami spogli del glicine…»

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