«Questo è Stick Dog, il Cane-Stecchino. Non si chiama così perché gli piacciono stecchi, bastoncini e cose simili. Anche se, a pensarci bene, in effetti i bastoncini di legno gli piacciono eccome. A tutti i cani piacciono, o no? Insomma, che razza di cane è un cane a cui non piacciono i bastoncini? Se mai dovessi incontrare un animale che avesse l’aspetto di un cane e gliene offrissi uno e lui lo rifiutasse, ne concluderei che non è affatto un cane. Non siete d’accordo? Potrei dire che è una sedia pelosa o qualcosa del genere. In ogni caso, Stick Dog non si chiama così perché gli piacciono i bastoncini, ma perché io non so disegnare».
Inizia così lo spassoso Diario di Stick Dog di Tom Watson, “una storia bellissima disegnata così così”, ma se il lettore accetta il patto proposto dall’autore fin dalle prime pagine («non dovrete darmi il tormento per come disegno»), allora una cosa è certa: ci sarà da divertirsi!
Tom Watson vive a Chicago con sua moglie e i suoi due figli. Hanno anche un cane, naturalmente, un incrocio tra un Labrador e un Terranova, che si chiama Shadow. Prima di fare lo scrittore, Tom ha scritto discorsi per la politica. Ha anche lavorato nel marketing e nella pubblicità. Ma poi ha scoperto che gli piace molto di più scrivere libri per bambini. E pensa che i bambini siano molto più intelligenti degli adulti.
Il diario di Stick Dog, pubblicato in coedizione con CEF Pulishing, è il primo capitolo di una serie bestseller per ragazzi che ha venduto complessivamente oltre il milione di copie negli Stati Uniti.
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