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Il rap come educazione emotiva e linguistica

Il rap come educazione emotiva e linguistica Il rap come educazione emotiva e linguistica
Il rap come educazione emotiva e linguistica
Una guida al rap come innovativo strumento letterario e didattico per scoprire in aula poesia e filosofia dai testi di Marracash, Tedua e Mu­rubutu. Un libro di Giuseppe Passalacqua con presentazione di Damir Ivic e nota di don Claudio Burgio. Con presentazione a Bookcity Milano sabato 15 novembre.

S’intitola Rap up! Esercizi di stile dalla poesia alla trap il libro edito da Interlinea di Giuseppe Passalacqua, docente di scienze umane e filosofia ma anche psicologo, psicoterapeuta e appassionato di rap, in libreria dal 24 ottobre. In occasione di Bookcity Milano sarà presentato all'evento "Il rap è la nuova letteratura?" sabato 15 novembre ore 17 al Centro Internazionale di Brera, in via Marco Formentini 10, dove l'autore dialogherà con don Claudio Burgio, fondatore dell’associazione Kayrós, che firma la nota finale.

Il libro nasce dal progetto Rap up. Educare con il rap, un percorso umano, intellettivo e sociale dove il rap diventa strumento educativo e di aggregazione giovanile, coordinato dall'autore presso spazio Nòva di Novara. Si tratta quindi un di libro crew, come lo definisce Passalacqua, un libro collettivo per non restare isolati e per dimostrare che l’utopia si realizza camminando insieme ed esplorando nuovi linguaggi.

 
Perché il rap è innanzitutto un linguaggio – fatto “di codici espressivi con delle regole profondissime”, come afferma Damir Ivic nella presentazione iniziale – e con molti punti in comune con la letteratura in prosa e poesia; per questo può essere usato come risorsa preziosa nelle discipline umanistiche. “Non solo, – prosegue l’autore nell’introduzione – il rap, nella sua apparente brutalità espressiva e nella spontaneità del linguaggio, cela una forte vocazione moralistica. Dietro la forma diretta e spesso provocatoria ha anche una funzio­ne educativa, soprattutto quando affronta tematiche complesse e dolorose, come quelle legate alle difficoltà della vita quotidiana, realtà che, in molti contesti, restano taciute o rimosse”.

Rap up! Esercizi di stile dalla poesia alla trap
Si può ripassare la dialettica di Hegel grazie a Noi, loro, gli altri di Marracash? Come riscoprire Einstein, il teatro di Čechov nei testi di Kid Yugi? Si può fare la parafrasi della Commedia di Dan­te con il flow di Tedua e gli endecasillabi di Mu­rubutu? Il rap è uno strumento letterario e didat­tico potentissimo che può essere usato come risorsa nelle discipline umanistiche. Il rap funzio­na nell’educazione perché permette “ripensa­mento”, innescando sempre una rielaborazione cognitiva ed emotiva. Scrivere aiuta a riflettere su un’esperienza, a esprimere emozioni represse o nascoste, a stimolare il ragionamento, a met­tersi davanti a limiti che si è in grado di superare con esercizio e fatica. Noi diciamo spesso ai ra­gazzi che scrivere una poesia o un racconto può avere la stessa funzione del rap. Il rap ha una sto­ria. Non nasce nei salotti e nelle scuole, ma nella strada, che è la maestra di vita da cui ha origine ogni lingua. Per questo il motto del progetto Rap Up è: «Studia a scuola, impara dalla strada!»
Giuseppe Passalacqua (1986) è docente di scienze umane e filosofia presso un liceo novarese. È psicologo, psicoterapeuta e appassionato di filosofia, psicoanalisi e musica rap. Dal 2014 cura il blog scolastico Kuore. La scuola ai tempi di whatsapp. Coordina presso lo spazio Nòva di Novara il progetto educativo Rap Up. Educare con il rap.

Rap up!

Esercizi di stile dalla poesia alla trap

di Giuseppe Passalacqua

editore: Interlinea

pagine: 216

Si può ripassare la dialettica di Hegel grazie a Noi, loro, gli altri di Marracash? Come riscoprire Einstein, il teatro di Čechov nei testi di Kid Yugi? Si può fare la parafrasi della Commedia di Dan­te con il flow di Tedua e gli endecasillabi di Mu­rubutu? Il rap è uno strumento letterario e didat­tico potentissimo che può essere usato come risorsa nelle discipline umanistiche. Il rap funzio­na nell’educazione perché permette “ripensa­mento”, innescando sempre una rielaborazione cognitiva ed emotiva. Scrivere aiuta a riflettere su un’esperienza, a esprimere emozioni represse o nascoste, a stimolare il ragionamento, a met­tersi davanti a limiti che si è in grado di superare con esercizio e fatica. Noi diciamo spesso ai ra­gazzi che scrivere una poesia o un racconto può avere la stessa funzione del rap. Il rap ha una sto­ria. Non nasce nei salotti e nelle scuole, ma nella strada, che è la maestra di vita da cui ha origine ogni lingua. Per questo il motto del progetto Rap Up è: «Studia a scuola, impara dalla strada!»

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