«Canti anonimi»: un incontro su Clemente Rebora
«L'opera. La prima edizione dei «Canti Anonimi», un volumetto di sole 40 pagine per nove splendide liriche, è stata stampata da "Il Convegno" nel 1922, quando Clemente Rebora aveva 37 anni. Il piccolo grande libro, fondamentale nell'itinerario poetico ed esistenziale di Rebora, è stato riproposto in una nuova veste da Interlinea in occasione del centenario della pubblicazione: «Canti Anonimi». Edizione commentata, a cura di Gianni Mussini, presentazione di Pietro Gibellini (257 pp" 28 euro) con una Notizia bibliografica dell'operae sull'opera reboriana. Una lettura appassionante quella promossa da questa edizione, che permette di approfondire la conoscenza della grande avventura reboriana. Per il suo commento integrale Gianni Mussini, grande studioso di Rebora, ha lavorato sui versi, sulle liriche singole e collegate tra loro, sulle parole, sulle varianti e sulle concordanze; ha ripercorso il cammino che la critica ha fatto in questi anni con l'obiettivo di spiegare "Rebora con Rebora", ovvero di rendere conto delle parole del poeta attraverso richiami all'intera operapoetica e alle prose liriche, alle lettere, alle traduzioni, agli appunti di diario e a quelli per le lezioni e le conferenze, oltre che ad attingere alle vicende biografiche del suo poeta.»
LEGGI L'ARTICOLO
Canti anonimi
di Clemente Rebora
editore: Interlinea
pagine: 264
«Dall’imagine tesa / Vigilo l’istante / Con imminenza di attesa – / E non aspetto nessuno» sono i versi di chi è in ansia aspettando qualcuno e qualcosa: forse la donna amata, forse la conversione. Clemente Rebora, dopo l’annichilimento e la strage della Grande Guerra, scrive questi Canti anonimi perché vuole cercare, nel donarsi anonimo agli altri, una ragione per continuare a vivere, per ripartire, per trovare prima o poi chi «Verrà, se resisto / A sbocciare non visto, / Verrà d’improvviso, / Quando meno l’avverto». Per la prima volta un’edizione commentata di un libro fondamentale tra le due guerre.
Inserisci un commento