Garzanti svelato dall'occhio sottile di Ferretti

«Ferretti racconta che Pier Paolo Pasolini, pur avendo motivi di gratitudine verso Garzanti, preferiva non restare da solo a tavola con lui. Voleva che ci fosse sempre qualcun altro a pranzo e il terzo commensale era spesso Ferretti, che per più di un aspetto può essere considerato l'opposto simmetrico dell'intemperante editore. Tanto quest'ultimo era imperscrutabile e bizzoso, tanto lo studioso - pisano di origine, ma ormai milanese d'adozione - è metodico e pacato».
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Un editore imprevedibile
Livio Garzanti
di Gian Carlo Ferretti
editore: Interlinea
pagine: 104
Per la prima volta il ritratto di un editore protagonista del Novecento, Livio Garzanti, che impersona tutta una serie di contraddizioni e imprevedibilità. Dentro una riflessione sull’editoria contemporanea emerge, di Garzanti, l’uomo (di temperamento amabile e indisponente, suadente e padronale, determinato e capriccioso) e il creatore di un catalogo dove si alternano Gadda e Mike Spillane, Pasolini e 007, Colazione da Tiffany e Love Story, premi Nobel e “Garzantine”, Magris e Alberoni. Capace infine di lasciare 90 milioni di euro alle associazioni milanesi che si occupano di assistenza agli anziani. Un ritratto critico documentato e al tempo stesso animato dal gusto della curiosità. Con un’intervista inedita e un inserto iconografico.
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