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Garzanti svelato dall'occhio sottile di Ferretti

Recensione di: Un editore imprevedibile
16.06.2020
Un editore imprevedibile Da "Avvenire", Alessandro Zaccuri su Un editore imprevedibile di Gian Carlo Ferretti

«Ferretti racconta che Pier Paolo Pasolini, pur avendo motivi di gratitudine verso Garzanti, preferiva non restare da solo a tavola con lui. Voleva che ci fosse sempre qualcun altro a pranzo e il terzo commensale era spesso Ferretti, che per più di un aspetto può essere considerato l'opposto simmetrico dell'intemperante editore. Tanto quest'ultimo era imperscrutabile e bizzoso, tanto lo studioso - pisano di origine, ma ormai milanese d'adozione - è metodico e pacato».

Un editore imprevedibile

Livio Garzanti

di Gian Carlo Ferretti

editore: Interlinea

pagine: 104

Per la prima volta il ritratto di un editore protagonista del Novecento, Livio Garzanti, che impersona tutta una serie di contraddizioni e imprevedibilità. Dentro una riflessione sull’editoria contemporanea emerge, di Garzanti, l’uomo (di temperamento amabile e indisponente, suadente e padronale, determinato e capriccioso) e il creatore di un catalogo dove si alternano Gadda e Mike Spillane, Pasolini e 007, Colazione da Tiffany e Love Story, premi Nobel e “Garzantine”, Magris e Alberoni. Capace infine di lasciare 90 milioni di euro alle associazioni milanesi che si occupano di assistenza agli anziani. Un ritratto critico documentato e al tempo stesso animato dal gusto della curiosità. Con un’intervista inedita e un inserto iconografico.

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