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Il "Quaderno verde"di Levi: "Va'dove ti porta il caso"

Azionisti e scrittura tra memoria e narrazione
Da "Il Fatto Quotidiano", Massimo Novelli su Azionisti e scrittura tra memoria e narrazione. Autografo 65

«Per gli studiosi di Carlo Levi è il leggendario Quaderno verde: un documento inedito del secondo periodo di prigionia, a Roma, di cui si leggevano menzioni vaghe ed estratti di varia lunghezza in forma frammentata e sparsa su riviste e in volume, spesso integrati dalla mano del critico o, al contrario, lacunosi e imprecisi". Così Gilda Policastro, studiosa di letteratura e critica, ricorda l'aura quasi mitica che per decenni ha accompagnato le annotazioni dal carcere  romano di Regina Coeli, in cui era stato rinchiuso per antifascismo dal regime mussoliniano, e poi dal confino in Lucania, che Carlo Levi (Torino, 1902-Roma, 1975), narratore e pittore, scrisse quasi interamente nel luglio del 1935, con un'appendice nel 1936. »

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Azionisti e scrittura tra memoria e narrazione

Autografo 65

rivista: Autografo

pagine: 224

Pubblicazione rivista "Autografo" n. 65 frutto della collaborazione tra il Centro Manoscritti di Pavia e l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Torino

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