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Raccontare la guerra. Libri per bambini e ragazzi che bisogna conoscere di Walter Fochesato

Recensione di: Raccontare la guerra
28.05.2023
Raccontare la guerra Da Sollolibri.net, Felice Laudadio su "Raccontare la guerra" di Walter Fochesato

«Ancora tuona il cannone (e non solo) in Europa. La quotidianità insanguinata di una guerra convenzionale si è riaffacciata nel vecchio continente dopo quasi ottant’anni di pace, a parte i conflitti etnici nella ex Jugoslavia.
Armate che avanzano, colonne corazzate al contrattacco, postazioni difese alla disperata, trincee, devastazioni, caduti, vittime civili, bambini innocenti terrorizzati. “Sempre la guerra colpisce i più deboli”, ammonisce papa Bergoglio e i piccoli sono certamente i più fragili dei deboli.
Ma non sono soltanto queste considerazioni a rendere attuale il lavoro di uno studioso di pedagogia infantile, il ligure Walter Fochesato, che insieme alla casa editrice Interlinea di Novara ha ritenuto di dare alle stampe, dopo oltre undici anni, un’edizione aggiornata del saggio Raccontare la guerra. I libri per bambini e ragazzi che bisogna conoscere»

LEGGI L'ARTICOLO

Raccontare la guerra

I libri per bambini e ragazzi che bisogna conoscere

di Walter Fochesato

editore: Interlinea

pagine: 312

«La presa di coscienza del “non senso” della guerra credo che passi attraverso l'esame delle guerre stesse e non in una debole e sovente noiosa perorazione attorno alla pace» scrive Walter Fochesato in questo saggio aggiornato che offre un'ampia ricostruzione di come il tema della guerra sia entrato nei libri per bambini e ragazzi. Da Cuore a Il piccolo alpino, passando per la Grande Guerra, le tragiche guerre del fascismo e l'Olocausto, fino a giungere ai conflitti dei nostri giorni, con l’apporto di autori come Robert Westall, Uri Orlev, Tomi Ungerer, Roberto Innocenti e Lia Levi. Dopo un tempo in cui la letteratura è stata viziata da pesanti condizionamenti pedagogico- moralistici, negli ultimi decenni si è cercato di raccontare la guerra e i suoi orrori attraverso gli occhi dei ragazzi stessi, affidandosi al primato della narrazione. Con un testo finale di Enrico Macchiavello dedicato al graphic novel.

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