Italia tra le righe
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Titolo | Italia tra le righe |
Sottotitolo | I romanzi della nostra storia |
Argomento | Bibliografia Testi vari di bibliografia |
Collana | Quaderni del Laboratorio di editoria dell'Università Cattolica di Milano, 11 |
serie | Officina |
Editore | EDUCatt Università Cattolica |
Formato |
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Pagine | 170 |
Pubblicazione | 2011 |
ISBN | 9791255353911 |
Un’Italia da leggere per capire la nostra identità dopo 150 anni. Tra le righe di alcuni dei libri più amati riemerge una storia personale e collettiva composta da generazioni di autori, editori e lettori, dall’epopea risorgimentale ai drammi delle guerre fino alle cronache odierne. Oltre cinquanta casi editoriali analizzati da giovani di oggi: dai Promessi sposi a Gomorra, dal Gattopardo a Io non ho paura, da Salgari a Rodari, da Levi a Eco, dalla Morante alla Fallaci, con interviste a Melania Mazzucco e Sebastiano Vassalli. I libri sono uno specchio veritiero del Paese: ci sono romanzi che rifl ettono le divisioni ideologiche del dopoguerra e il passaggio dalla civiltà agraria all’industrializzazione, come nelle liti tra il sindaco Peppone e il parroco don Camillo nati dalla penna di Guareschi e resi ancora più celebri dalla macchina da presa di Duvivier. Ci sono libri che invece hanno unito gli italiani, per esempio a tavola con le ricette regionali raccolte da Pellegrino Artusi di Forlimpopoli che aveva capito quanto l’Unità sia il risultato di molte piccole patrie che restano tali. Allo stesso modo non possono che essere frammenti di un discorso ancora aperto le sezioni del volume, uno dei tentativi possibili di illuminare alcuni tratti di un’identità che è, innanzi tutto, complessità: per questo, più
che risposte, si cerchino interrogativi. Infatti la prima parte s’intitola: «Fratelli d’Italia?», dove l’affermazione del don Gaspare Uzeda duca D’Aragua nei Viceré fa ancora riflettere: «Ora che l’Italia è fatta, dobbiamo farci gli affari nostri».
Con interviste a Melania Mazzucco e Sebastiano Vassalli
che risposte, si cerchino interrogativi. Infatti la prima parte s’intitola: «Fratelli d’Italia?», dove l’affermazione del don Gaspare Uzeda duca D’Aragua nei Viceré fa ancora riflettere: «Ora che l’Italia è fatta, dobbiamo farci gli affari nostri».
Con interviste a Melania Mazzucco e Sebastiano Vassalli