Domani domenica 21 marzo festeggiamo la Giornata mondiale della poesia con l'opera poetica di Angelo Nestore I corpi a mezzanotte che presentiamo online alle 17 in compagnia dell'autore, di Franco Buffoni, curatore della collana di poesia contemporanea Lyra giovani e di Mauro Muscio della libreria lgbt Antigone di Milano.
Barocco-rock potrebbe essere la formula riassuntiva più adatta per descrivere questa raccolta poetica, questi Corpi a mezzanotte di Angelo Nestore, divisi tra la convinzione di essere parte di una nuova razza umana e il rimpianto per una condizione di maternità/paternità negata. E di figliolanza sofferta, al punto da fare assurgere la figura della propria madre a personaggio mitico; e quella del compagno a entità salvifica «fino all’ultima mezzanotte».
Angelo Nestore, nato a Lecce nel 1986, vive a Málaga, dove insegna nel Dipartimento di Traduzione e Interpretariato dell’Università. È direttore artistico del Festival Internazionale di Poesia Irreconciliables e direttore editoriale della casa editrice di poesia Letra Versal. Vincitore a diciotto anni del premio alla migliore interpretazione maschile del concorso nazionale di teatro Vittorio Gassman di Roma, i suoi ultimi spettacoli teatrali sono il monologo in omaggio alla poetessa Gloria Fuertes Esto no es un monólogo, es una mujer e Lo inhabitable, basato sui suoi due primi libri di poesia in spagnolo: Adán o nada e Actos impuros. Del secondo libro è uscita anche una versione inglese pressoIndolent Books (New York, 2019). Nel 2017 gli è stato conferito il XXXII premio nazionale spagnolo di poesia Hiperión e nel 2018 il premio Ocaña nel corso del XXI Festival Internazionale del Cinema Lgbt+ di Estremadura. Nel 2020 presso la prestigiosa Editorial Pre-Textos è uscito il suo terzo libro di poesia in spagnolo, Hágase mi voluntad (XX premio Emilio Prados).
Barocco-rock potrebbe essere la formula riassuntiva più adatta per descrivere questa raccolta poetica, questi Corpi a mezzanotte di Angelo Nestore, divisi tra la convinzione di essere parte di una nuova razza umana e il rimpianto per una condizione di maternità/paternità negata. E di figliolanza sofferta, al punto da fare assurgere la figura della propria madre a personaggio mitico; e quella del compagno a entità salvifica «fino all’ultima mezzanotte».
Angelo Nestore, nato a Lecce nel 1986, vive a Málaga, dove insegna nel Dipartimento di Traduzione e Interpretariato dell’Università. È direttore artistico del Festival Internazionale di Poesia Irreconciliables e direttore editoriale della casa editrice di poesia Letra Versal. Vincitore a diciotto anni del premio alla migliore interpretazione maschile del concorso nazionale di teatro Vittorio Gassman di Roma, i suoi ultimi spettacoli teatrali sono il monologo in omaggio alla poetessa Gloria Fuertes Esto no es un monólogo, es una mujer e Lo inhabitable, basato sui suoi due primi libri di poesia in spagnolo: Adán o nada e Actos impuros. Del secondo libro è uscita anche una versione inglese pressoIndolent Books (New York, 2019). Nel 2017 gli è stato conferito il XXXII premio nazionale spagnolo di poesia Hiperión e nel 2018 il premio Ocaña nel corso del XXI Festival Internazionale del Cinema Lgbt+ di Estremadura. Nel 2020 presso la prestigiosa Editorial Pre-Textos è uscito il suo terzo libro di poesia in spagnolo, Hágase mi voluntad (XX premio Emilio Prados).
E io chi sono?
La mattina abbandono il mio sesso.
All’imbrunire ritorno
quando mi svesto per entrare in doccia.
Mia madre dice sempre che ho le spalle di mio padre.
Con il vapore sullo specchio il profilo è più ampio, più generoso.
Traccio una linea retta con le dita, la cancello con la mano.
Negli occhi custodisco la tristezza delle bambole
che giocarono a esser figlie
e che i miei finirono per regalare.
L’acqua fredda mi riporta al mio corpo,
nascondo il pene tra le gambe.
Mamma, a chi assomiglio?
Dalla nota di Franco Buffoni al libro:
Il respiro internazionale di Angelo Nestore è altamente stimolante. Poliglotta – oltre alle lingue europee possiede anche il cinese classico – sembra avere trovato la propria misura poetica più matura e autentica in una intonazione che da un lato fa leva sul barocco della terra d’origine, il Salento, dall’altro sugli stilemi della migliore lirica spagnola uscita a cavallo tra XX e XXI secolo. Se il castigliano di adozione ha regalato a Nestore una più consapevole impronta poetica surrealista e simbolista, la sua personale biografia è però profondamente immersa in una cultura rivendicativa di impianto Lgbt+. E forse barocco-rock potrebbe essere la formula riassuntiva popolarmente più adatta per descrivere questi Corpi a mezzanotte, divisi tra la convinzione di essere parte di una nuova razza umana e il rimpianto per una condizione di maternità/paternità negata. E di figliolanza sofferta, al punto da fare assurgere la figura della propria madre a personaggio mitico; e quella del compagno – il fotografo e graphic designer Martín de Arriba sposato nel 2012 – a entità salvifica «fino all’ultima mezzanotte».
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