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Una pergamena del Salento illumina economia e diritto nel Medioevo

Una pergamena del Salento illumina economia e diritto nel Medioevo Una pergamena del Salento illumina economia e diritto nel Medioevo
Una pergamena del Salento illumina economia e diritto nel Medioevo

Cerimonia all’abbazia di Chiaravalle il 15 dicembre con la presentazione del volume premiato di Antonio Manco “La corona e il feudo” edito da Interlinea a cura del Dipartimento di studi medievali, umanistici e rinascimentali diretto da Nicolangelo D’Acunto

Domenica 15 dicembre 2024 all'Abbazia di Chiaravalle presso Milano si è svolta la cerimonia di consegna del premio di ricerca intitolato alla memoria del dott. Silvio Biancardi (1935-2018) che prevede la pubblicazione di una monografia inedita peer reviewed di un giovane ricercatore di storia medievale. La seconda edizione del premio ha visto, come in occasione della prima edizione (vinta da Mario Loffredo con I Cistercensi nel mezzogiorno medievale, la collaborazione tra la famiglia Biancardi, rappresentata ieri dalla vedova dello studioso Enza Biancardi, e il Dipartimento di studi medievali, umanistici e rinascimentali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, il cui direttore Nicolangelo D'Acunto ha presieduto la premiazione.
Il professor D'Acunto, con i colleghi Guido Cariboni e Caterina Ciccopiedi, è stato membro della commissione incaricata di valutare le proposte pervenute al Dipartimento per il Premio Biancardi che per l'edizione 2024 è stato assegnato ad Antonio Manco per l'opera di studio La corona e il feudo. Diritto, economia e istituzioni nel regno angioino da una pergamena salentina del 1292 (Interlinea).

Questo volume esplora la complessità amministrativa e giuridica del Regno angioino ne Mezzogiorno d'Italia in un'epoca di profondi cambiamenti in cui la continuità e l’innovazione si intrecciano nel segno di una nuova dinastia, soffermandosi su temi fondamentali come la legislazione feudale, la gestione delle successioni e il ruolo dei sovrani angioini nella costruzione di un nuovo equilibrio tra élite locali e nuove realtà feudali. Attraverso lo studio del caso degli Hugot, nobili provenzali infeudati nel Salento, l’autore ricostruisce un capitolo cruciale della storia del Mezzogiorno medievale, illuminando il delicato processo di integrazione tra le diverse componenti sociali e culturali del Regno. Una importante pergamena del 1292, conservata presso l'Archivio di Stato di Lecce, qui  edita con traduzione, diventa il punto di partenza per un’indagine che tocca le radici del diritto medievale, il panorama delle istituzioni angioine e le sfide della storiografia moderna.

Si tratta di un libro che non si limita a raccontare una storia locale, ma la intreccia con il grande mosaico della storia europea, offrendo al lettore un viaggio tra documenti, contesti e nuove prospettive di ricerca. Grazie al conferimento del Premio Biancardi 2024 Antonio Manco. laureato all'Università Cattolica, dottoratosi presso l'Università di Firenze e attualmente impegnato come assegnista di ricerca presso il Dipartimento di studi medievali dell'Ateneo milanese. può così pubblicare la sua prima monografia, a dimostrazione che la sinergia tra donatori privati, come la famiglia Biancardi, e il mondo della ricerca, sia foriera di importanti possibilità per i giovani studiosi.

La Corona e il Feudo

Diritto, economia e istituzioni nel Regno angioino da una pergamena salentina del 1292

di Antonio Manco

editore: Interlinea

pagine: 128

Il regno angioino nel Mezzogiorno d’Italia rappresenta un’epoca di profondi cambiamenti, in cui la continuità e l’innovazione si intrecciano nel segno di una nuova dinastia. Questo volume esplora la complessità amministrativa e giuridica del Regno, soffermandosi su temi fondamentali come la legislazione feudale, la gestione delle successioni e il ruolo dei sovrani angioini nella costruzione di un nuovo equilibrio tra élite locali e nuove realtà feudali. Attraverso lo studio del caso degli Hugot, nobili provenzali infeudati nel Salento, l’autore ricostruisce un capitolo cruciale della storia del Mezzogiorno medievale, illuminando il delicato processo di integrazione tra le diverse componenti sociali e culturali del Regno. La pergamena del 1292 diventa il punto di partenza per un’indagine che tocca le radici del diritto medievale, il panorama delle istituzioni angioine e le sfide della storiografia moderna. Un’opera che non si limita a raccontare una storia locale, ma la intreccia con il grande mosaico della storia europea, offrendo al lettore un viaggio illuminante tra documenti, contesti e prospettive di ricerca. Premio ricerca “Silvio Biancardi” per la storia medievale 2024

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