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Angelo Gaccione (con introduzione di Alessandro Zaccuri e una nota di Lella Costa), Spore, Novara, Interlinea, 2020

Recensione di: Spore
01.04.2020
Da "Nuova Antologia", Filippo Ravizza su Spore di Angelo Gaccione

«L’interno del suo viaggio, l’interno del libro, si avvale di una cornucopia di strumenti tattico-stilistici: l’epigramma si è detto, soprattutto nella prima delle due sezioni, con la sua brevitas e la sua capacità di colpire il lettore con la forza dell’ironia o con la gravità della sentenza sapienziale, registri entrambi usati con maestria dal nostro autore. Ma anche il paradosso, il colpo di teatro (Gaccione è anche un noto drammaturgo, ha pubblicato tutto il suo lavoro per la scena in un unico volume, Ostaggi a teatro. Testi teatrali 1985-2007, non molti anni fa), infine il respiro concettuale dell’aforisma».

Spore

di Angelo Gaccione

editore: Interlinea

pagine: 88

«Esatti come proverbi» ha definito questi componimenti Alessandro Zaccuri, costruiti con effetti di straniamento che sconfinano non di rado nella rivelazione. A sua volta lella costa ne sottolinea la sonorità e lo sguardo sempre consapevole. Spore si rivela una lettura «umanissima e sapienziale, capace di toccare la parte più sensibile e profonda del lettore».  

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