Porta l'irriverente e il suo Dante in vernacolo

«Togliere il sacro all'inviolabile, buttare sul ridere il Canto V, il rossore di Paolo e Francesca, il candido amore secondo Dante. Tutto s'abbassa nel vernacolo popolano, sanguigno e però più vero di Carlo Porta».
L’Inferno di Dante riscritto in milanese
di Carlo Porta
editore: Interlinea
pagine: 136
La prima traduzione del poema di Dante in un dialetto italiano si deve a Carlo Porta. L’Inferno in versi milanesi, seppur frammentario, rappresenta il vero inizio della poesia portiana.
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