Scarabocchi e lettere le "carte" da falò del Montale privato

Le carte di Eugenio Montale negli archivi italiani

Da "La Repubblica" Milano, Simone Mosca su Le carte di Eugenio Montale negli archivi italiani a cura di 

«A chiusura del Diario del '72/73, a proposito delle innumerevoli carte che di sé conservava, si premurò di far sapere che avrebbe voluto non ne rimanesse traccia. "Raccomando ai miei posteri / (se ne saranno) in sede letteraria, / il che resta improbabile, di fare / un bel falò di tutto che riguardi / la mia vita, i miei fatti, i miei nonfatti". Parole scritte per molto vezzo da un poeta tutt'altro che distratto o inconsapevole, tantomeno modesto, che infatti due anni dopo avrebbe vinto il Nobel per la letteratura e che sapeva bene che valore avessero appunti, brogliacci, scarabocchi, lettere, disegni se firmate dall'autore di Ossi di seppia».

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Le carte di Eugenio Montale negli archivi italiani

a cura di Gianfranca Lavezzi, Eugenio Montale

editore: Interlinea

pagine: 356

Un grande poeta, Eugenio Montale, svelato nei piccoli fogli autografi delle sue carte private che mezzo secolo fa ha donato a Maria Corti

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