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Enzo Ciconte

Enzo Ciconte
autore
Interlinea

Enzo Ciconte è docente di Storia delle mafie italiane all’Università di Pavia. Dal 1997 al 2010 è stato consulente presso la Commissione parlamentare antimafia. Il suo libro ’Ndrangheta dall’Unità a oggi (Laterza, Roma 1992) è il primo studio a carattere storico sulla ’ndrangheta. Fra i suoi altri libri ricordiamo: Storia criminale. La resistibile ascesa di Mafia, ’Ndrangheta, Camorra dall’Ottocento ai giorni nostri (2008); ’Ndrangheta (2008 e 2011); ’Ndrangheta padana (2010); Banditi e briganti. Rivolta continua dal ’500 all’800 (2011); Storia dello stupro e di donne ribelli (2014), tutti pubblicati per la casa editrice Rubbettino di Soveria Mannelli. Altre sue pubblicazioni sono: Borbonici, patrioti e criminali. L’altra storia del Risorgimento (Salerno, Roma 2016); Dall’omertà ai social. Come cambia la comunicazione della mafia (Edizioni Santa Caterina, Pavia 2017); La grande mattanza. Storia della guerra al brigantaggio (Laterza, Bari-Roma 2018); Chi ha ucciso Emanuele Notarbartolo. Il primo omicidio politico-mafioso (Salerno, Roma 2019); L’assedio. Storia della criminalità a Roma da Porta Pia a Mafia Capitale (Carocci, Roma 2021); Classi pericolose. Una storia sociale della povertà dall’età moderna a oggi (Laterza, Bari-Roma 2022); 1992. L’anno che cambiò l’Italia. Da mani pulite allre stragi di mafia (Interlinea, Novara 2022); Carte, coltello picciolo e carosello. I grandi processi di fine Ottocento alla mala vita e le origini della criminalità organizzata in Puglia (Manni, Lecce 2023); Diego Tajani a Palermo (1868-1875). La magistratura tra mafia, politica e potere (Rubbettino, Soveria Mannelli 2023).

Titoli dell'autore

Torino 1864

La prima strage senza colpevoli dell’Italia unita

di Enzo Ciconte

editore: Interlinea

pagine: 200

«Erano davvero tante le persone quel pomeriggio in piazza San Carlo»: dietro i fatti del settembre 1864, che segnarono il destino di Torino e dell’Italia unita, sta la terribile strage rimasta impunita e senza colpevoli. Uno storico ricostruisce, come in un giallo, l’intricata vicenda con i primi casi di depistaggi e affossamenti di commissioni d’inchiesta. Nasce uno strappo tra i reali sabaudi e la loro città, tra governo e cittadini, con un’amnistia che si rivela un vero e proprio colpo di spugna. Perché «parlamento e magistratura con il solenne avallo del sovrano non avevano avuto nessuna voglia di continuare a ricordare e a discutere i fatti del recente passato». E allora i morti? «i morti requiescant in pace. Perché disturbarli ancora?»

1992. L’anno che cambiò l’Italia

Da mani pulite alle stragi di mafia

di Enzo Ciconte

editore: Interlinea

pagine: 160

Per capire dove nascono le stragi di Matteo Messina Denaro e l’omertà che l’ha tenuto nascosto bisogna andare al “1992, l’anno che cambiò l’Italia”. Infatti… trent’anni fa una serie di eventi cambiò l’Italia. Si va dalle stragi di mafia di Falcone e Borsellino all’esplosione di Mani pulite, con l’elezione di Scalfaro a presidente in un momento drammatico della Repubblica. Uno storico rivela gli intrecci inquietanti del 1992 con una serie di domande ancora attuali come questa: perché era necessario eliminare chi avrebbe potuto far luce su un rapporto dedicato a mafia e appalti contenente nomi di imprenditori del Nord? Il 1992 è un anno di fratture e di cesure che chiude un’epoca e ne apre un’altra, in cui «c’è tutto un ribollire di episodi che si concentrano in quell’anno» come scrive Enzo Ciconte, tra i massimi storici delle mafie, ricostruendo i retroscena di un momento in cui «la guerra fredda è terminata ma i morti non riposano in pace».
 

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