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Edizioni illustrate e d'arte

Volumi di grande formato con illustrazioni e realizzazione editoriale di prestigio, con testi e saggi di arte e storia, in particolare sul territorio novarese (formato 22x30,5, rilegato con sovraccoperta a colori)


La Valsesia

Arte, natura e civiltà

di Mario Bonfantini

editore: Interlinea

pagine: 200

Una nuova edizione di pregio del più importante testo dedicato alla Valsesia scritto negli ultimi cinquant'anni: "La Valsesia. Arte, natura e civiltà" di Mario Bonfantini, che rivede la luce in una nuova splendida edizione in grande formato, completamente illustrata a colori e con una sintesi dei testi tradotti in tre lingue.Il volume percorre la storia della Valsesia e ne descrive, con originalità e qualità letteraria, il territorio e i personaggi. Un capitolo finale contiene un aggiornamento attuale e una ricca bibliografia della Valsesia.

Un Monastero dalle molte vite

Dalle "Monache de Intra" alla famiglia studenti - il chiostro

a cura di Pierangelo Frigerio, Giorgio Margarini

editore: Interlinea

pagine: 272

Toscana Mater

di Mario Luzi

editore: Interlinea

pagine: 176

Con le foto a colori dell'Archivio Alinari. Il più significativo omaggio per i novant'anni di Mario Luzi e per la sua nomina a senatore a vita. Un libro straordinario che attraverso i testi del più grande poeta italiano vivente e le meravigliose immagini a colori dell'Archivio Alinari racconta una terra ricca di fascino e di mistero: la Toscana. Dalle città cariche di arte e storia alle campagne e alle colline dal profilo dolcissimo, dal mare all'Appennino, uno sguardo d'autore su una regione che per il poeta è madre e compagna.

Il mio Piemonte

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 168

Fotografie di Carlo Pessina. Con Il mio Piemonte uno dei più importanti scrittori italiani offre per la prima volta, in queste pagine, l’immagine di un Piemonte vivo e attuale. La penna di Sebastiano Vassalli, accompagnata da suggestive fotografie a colori, descrive gli scenari di una regione che affonda le radici nel passato ed è proiettata nel futuro; un territorio raccontato come dimensione dello spirito da riscoprire. Un Piemonte che affascina. I testi di questo originale volume d’autore presentano, dopo un rapido excursus storico, il Piemonte come terra dei cento fiumi e come regione che può vantare luoghi unici in pianura (le risaie), in collina (tra Monferrato e Langhe, con vino e tartufi), nei laghi (dall’Orta al Maggiore), fino nelle alpi (dal Monviso al Monte Rosa); scenari carichi di memorie e di storie.

Cusio

Il paesaggio del lago d'Orta

di Mario Bottini e Mauro Porta

editore: Interlinea

pagine: 152

Edizione in quattro lingue (italiano, inglese, francese, tedesco) con un testo descrittivo della natura e degli aspetti del popolamento umano sulle rive del lago d'Orta e con una ricchissima sezione fotografica a colori, opera di Mauro Porta.

La collezione egizia

Museo Camillo Leone Vercelli

a cura di Mariella Gallo Ferraris, Sabina Malgora

editore: Interlinea

pagine: 88

Il catalogo della collezione egizia si inserisce nel progetto di valorizzazione del Museo Leone di Vercelli. L’eclettismo della raccolta, che vede accanto a collezioni strettamente connesse con la storia vercellese, primario interesse di Leone, anche raccolte di diversa provenienza territoriale, deriva dal concetto di opera d’arte come strumento di conoscenza e di istruzione e dalla condivisione con l’ambiente colto torinese dei principi di conservazione e tutela. Ecco quindi giustificata la presenza a Vercelli, anzi, anche a Vercelli, di un piccolo, ma interessante nucleo di reperti egizi, così come in altri musei piemontesi. La collezione egizia, apparentemente lontana dagli interessi prevalenti del notaio, riflette invece i suoi multiformi interessi e il desiderio di conservare e tutelare, a prescindere dalla tipologia e dall’epoca, testimonianze rilevanti del passato. Certamente la civiltà egizia non affascinò il notaio vercellese quanto sedusse l’avvocato Antonio Borgogna, suo coetaneo e concittadino, nella cui preziosa collezione, oggi Museo, aveva un posto d’onore la cosiddetta “Sala Araba”, dove erano conservate originali opere orientaleggianti e dove furono esposti i due coccodrilli imbalsamati «piuttosto voluminosi», donati da Leone e provenienti dalla collezione di opere d’arte dell’Ospedale Maggiore, da lui acquistata nel 1889. L’insieme dei reperti, che ammonta a qualche centinaio di pezzi, è esposto fin dal 1939 nella sala ottagonale dell’edificio di collegamento tra le altre due sedi museali: i palazzi Alciati e Langosco. La maggior parte dei reperti non è stata oggetto di indagini specialistiche recenti.

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