Raul Capra
Titoli dell'autore
Il cimitero marino
di Paul Valéry
editore: Interlinea
Con Claudel, Gide e Proust, Paul Valéry (Sète 1871-Parigi 1945) è stato uno dei massimi esponenti della letteratura francese d
L’arte di Gaudenzio Ferrari tra Novara e Varallo Sesia
a cura di Franco Giulio Brambilla, Raul Capra, Casimiro Debiaggi, Filippo Maria Ferro, Guido Gentile, Pier Giorgio Longo, Carlo Maria Scaciga, Giovanni Testori
editore: Interlinea
pagine: 160
In occasione della rinnovata attenzione verso Gaudenzio Ferrari sono raccolti, su iniziativa dell’Associazione di Storia della Chiesa Novarese, interventi dedicati al pittore e scultore valsesiano del nostro Rinascimento pubblicati nel corso degli anni sulla rivista “Novarien.” e in edizioni collegate nel catalogo di Interlinea.
Tracce di follia nelle «Vite» del Vasari
di Raul Capra
editore: Interlinea
pagine: 40
Per tutta l’età medievale e la moderna l’artista ha operato nei limiti di modelli e di canoni che consentivano la manifestazione di valori tecnici e stilistici, ma non l’emergenza di tratti caratteriali o di turbe psichiche. Di cui è possibile ricercare le eventuali tracce soltanto facendo riferimento alle biografie degli artisti: soprattutto a quella massima fonte che sono le vite de’ più eccellenti architetti, pittori et scultori italiani di Giorgio Vasari. Ma le anomalie di carattere qui segnalate in artisti come Parri Spinelli, il Pinturicchio, Piero di Cosimo non trovano poi riscontro nelle loro opere. E soltanto nella seconda edizione delle Vite, del 1568, comparirà la biografia di Jacopo Pontormo: nei cui disegni e dipinti è possibile vedere, per la prima volta nella storia dell’arte, un riflesso delle sue turbe psichiche, emergenti dal racconto vasariano e confermate da un diario tenuto nei due ultimi anni di vita dal pittore.
Il cimitero marino
di Paul Valéry
editore: Interlinea
pagine: 64
Uno dei vertici della lirica del novecento, un percorso poetico fitto di riferimenti simbolici e mitici.
La basilica di San Gaudenzio a Novara
a cura di Raul Capra
editore: Interlinea
pagine: 412
Nel terzo centenario dell’inaugurazione del prestigioso “scurolo” che custodisce le reliquie del protovescovo patrono della città, il presente volume vuole considerare il monumento anche nell’ambito del processo storico di formazione della città, di cui è stato motore e simbolo. Il volume inizia pertanto con una prima parte dedicata al nascere della Novara cristiana nei secoli del tardo impero, e alla sua affermazione nell’Alto Medioevo: intorno al complesso episcopale, di cui sussiste il battistero, e alla basilica Apostolorum, originaria sede del culto di san Gaudenzio, abbattuta nel 1553 per far luogo alle mura volute da Carlo V. La seconda parte è dedicata, nell’ambito della Novara spagnola, alla costruzione della nuova basilica tibaldiana e al costituirsi dello straordinario apparato decorativo di cui essa si ornerà nei due secoli successivi: dapprima riaccogliendo il bellissimo polittico di Gaudenzio Ferrari. Avranno così vita le cappelle di Tanzio e del Morazzone, lo scurolo del santo, con gli affreschi del Legnanino e le statue del Beretta, e infine l’altare maggiore. Nella Novara divenuta sabauda, cui si dedica la terza parte del libro, sorgeranno poi il campanile di Benedetto Alfieri, poco noto gioiello dell’architettura del XVIII secolo, e la cupola dell’Antonelli, che della ottocentesca costituisce uno dei monumenti più innovativi e problematici, nel suo rivoluzionario impiego del laterizio unito alla persistente classicità degli ordini. Le successive parti del volume sono dedicate ai restauri, alle espressioni musicali e letterarie relative alla basilica, alle festività e tradizioni gaudenziane. Infine un cenno al Museo antonelliano, il cui cantiere è tuttora aperto: museo al quale si connette la progettualità che noi oggi affidiamo al futuro.