Una sempre maggiore attenzione in tutta Europa è rivolta da studiosi ed appassionati alla cultura di Golasecca, sia per la sua caratterizzazione come la più antica cultura riferibile a popolazioni di lingua celtica che abbia lasciato attestazioni scritte, sia per il suo fondamentale ruolo di mediazione - non solo commerciale - tra i centri etruschi ed italici della Penisola e l'areale transalpino dell'età del Ferro, in una collocazione strategica lungo quei flussi tra il Mediterraneo e l'Europa che hanno rappresentato le fondamentali radici per la storia dell'Occidente. La mostra castellettese "L'alba della città", di cui questa monografia rappresenta un importante complemento scientifico, puntava invece a cogliere il fondamentale ruolo della cultura di Golasecca per l'avvio, fin dal VII secolo a.C., del processo di poleogenesi, di costituzione cioè dei più antichi centri protourbani, in Italia nord-occidentale. Il centro più antico, Castelletto Ticino, pur rappresentando un'eccezione, è quello meglio indagabile proprio per la brusca interruzione dell'evoluzione urbana, causata intorno al 470 a.C. probabilmente da un insieme di fattori naturali e politici. Tale cesura lascia emergere con grande chiarezza nelle necropoli quegli aspetti di monumentalizzazione e sacralizzazione del culto degli antenati da parte delle élites dominanti, che archeologi ed antropologi analizzano nel volume.
L'alba della città
sconto
5%

titolo | L'alba della città |
sottotitolo | Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino |
curatori | Raffaella Cerri, Filippo Maria Gambari |
Argomento | Arte e architettura Cataloghi d'arte e architettura |
Collana | Edizioni illustrate e d'arte |
marchio | Interlinea |
Editore | Interlinea |
Formato |
![]() |
Pagine | 260 |
Pubblicazione | 2011 |
ISBN | 9788882126919 |