Il 28 ottobre si è svolto a Novara un nuovo appuntamento per riflettere sul personaggio di marcella Balconi, con una conferenza stampa di presentazione del libro "Il bambino e la scuola ,nel solco di Marcella Balconi" di Maurizio Stangalino e Filippo Mittino. L'evento è stato ospitato dalla Fondazione Opera Pia Eletto Lualdi a Novara.
Sono intervenuti, oltre agli autori, il presidente della Fondazione, Ing. Enrico Brustia, il primario emerito e docente universitario Gianni Bona, il direttore generale Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità Mario Minola e l'attuale Primario della Struttura di Neuropsichiatria Infantile Ospedaliera, Maurizio Viri.
Il testo riprende e riattualizza ,nell'ambito dei processi di apprendimento e della dimensione scolastica, il pensiero di Marcella Balconi, pioniera della neuropsichiatria infantile in Italia,a cento anni dalla sua nascita ed a venti dalla scomparsa .
«Tutte le questioni che interrogano chi si occupa dello sviluppo dei bambini transitano in questo libro di grande utilità, che mette al centro l’ascolto dell’altro e delle relazioni affettive, con la consapevolezza che nessuna delle funzioni di chi si prende cura deve soffocare le altre o essere cristallizzata in una prescrizione. Il lavoro clinico dei due autori si inserisce nell’opera e nel pensiero di Marcella Balconi a cento anni dalla nascita e lo prosegue con intensità e coerenza, con la capacità di utilizzare una teoria “incarnata” nella relazione con il bambino invece che “applicata” in modo meccanico. Si gioca, si sogna, si cresce, in una dimensione profondamente relazionale e sociale» (dalla prefazione di Anna Ferruta).
Il testo riprende e riattualizza ,nell'ambito dei processi di apprendimento e della dimensione scolastica, il pensiero di Marcella Balconi, pioniera della neuropsichiatria infantile in Italia,a cento anni dalla sua nascita ed a venti dalla scomparsa .
«Tutte le questioni che interrogano chi si occupa dello sviluppo dei bambini transitano in questo libro di grande utilità, che mette al centro l’ascolto dell’altro e delle relazioni affettive, con la consapevolezza che nessuna delle funzioni di chi si prende cura deve soffocare le altre o essere cristallizzata in una prescrizione. Il lavoro clinico dei due autori si inserisce nell’opera e nel pensiero di Marcella Balconi a cento anni dalla nascita e lo prosegue con intensità e coerenza, con la capacità di utilizzare una teoria “incarnata” nella relazione con il bambino invece che “applicata” in modo meccanico. Si gioca, si sogna, si cresce, in una dimensione profondamente relazionale e sociale» (dalla prefazione di Anna Ferruta).
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