Presentazione a Torino a Portici di carta il 12 ottobre ore 11 in piazza San Carlo in collaborazione con ANGI e il 19 ottobre a Lagnasco per la Festa del libro medievale e antico di Saluzzo.
Marco Polo o l’invenzione del mondo. Un’idea di letteratura è il nuovo libro di Gian Luca Favetto edito da Interlinea (14 euro, pp.100), in libreria in occasione del 700° anniversario della morte del grande viaggiatore e narratore veneziano.
Sarà presentato a Torino a Portici di Carta sabato 12 ottobre alle 11 presso lo spazio ANGI (Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese) in piazza San Carlo, con l'autore e Fabio Nalin. Mentre sabato 19 ottobre alle 17.30 a Castelli Tapparelli D'Azeglio di Lagnasco (via Castelli), con Gian Luca Favetto, Fabio Barovero e Francesca Vettori, nell'ambito della Festa del libro medievale e antico di Saluzzo.
Gian Luca Favetto, con uno stile sospeso tra saggistica e drammaturgia, crea un racconto fatto di viaggi, memorie, scoperte e meraviglie ma anche del sorprendente incontro con l’altro e con l’altrove, tra vita quotidiana e grandi imprese. Quella di Marco Polo è la vicenda straordinaria di un giovane emigrante alla scoperta del mondo, un pioniere che diventa uomo rimanendo lontano dalla sua terra, sempre in viaggio, e destinato a rimanere sempre straniero fra gli stranieri, anche al suo ritorno.
Ma è anche il racconto di come Marco Polo più di sette secoli or sono reinventa il mondo, costruendo la sua identità e il suo stesso mito proprio attraverso il viaggio, ventiquattro anni da Venezia al Catai e ritorno: «Marco è un pioniere, un esploratore, lo sguardo puntato sul futuro oltreché sul presente. Attraverso il viaggio, attraverso il racconto di quel viaggio diventa sé stesso e si fa opera, diventa libro. In fondo, come tutti, altro non è che le sue proprie esperienze – ciò che ha visto e sentito, ciò che ha raccontato». Uomo del Medioevo diventato libro, Marco Polo diventa leggenda attraverso Il Milione, il cui manoscritto originale è andato perduto, scritto a quattro mani (anzi a due voci), in prigione a Genova, insieme con Rustichello da Pisa, incarnando una straordinaria idea di letteratura, ancora oggi attualissima.
Marco Polo o l’invenzione del mondo. Un’idea di letteratura
Dici Marco Polo e dici viaggio, meraviglia, Oriente. Dici anche memoria, incontro con l'altro, racconto. Lui è il ragazzo, la giovinezza, il dilettante che si avventura alla scoperta del mondo. Ha una testa moderna e uno sguardo non coloniale, e finisce tuttonel libro che rimane di lui, Il Milione, un libro scritto a voce, grazie al quale è diventato un protagonista della letteratura. Anche questo libro di Gian Luca Favetto è scritto a voce alta. Anzi, a voci alte. È un monologo a più voci. C'è il narratore, c'è Marco Polo, che non si stupisce di nulla, semplicemente vive, e ci sono il padre e lo zio, ci sono le figlie, Kublai Kan, Rustichello e la principessa Kokachin... È il racconto di un andare e tornare, di una serie di meraviglie e incontri, di scoperte e visioni, che tiene insieme il tempo presente e il tempo passato.
Gian Luca Favetto è scrittore, giornalista, drammaturgo. Collabora con “La Repubblica” e con la Rai. Fra le sue opere di narrativa: Italia provincia del Giro (Mondadori, Milano 2006), La vita non fa rumore (Mondadori, Milano 2008), Se dico radici dico storie (Laterza, Roma 2011), Qualcosa che s’impara (NN Editore, Milano 2018), Si chiama Andrea (66thand2nd, Roma 2019), Attraverso persone e cose. Il racconto della poesia (ADD, Torino 2020) e Bjula delle betulle (Aboca, San Sepolcro 2021). Per Interlinea ha pubblicato i libri di poesia Mappamondi e corsari (2009), Il viaggio della parola (2016), Dell’infinito amore (2022) e Nel tempo vegetale (2023).
«Come la letteratura è un’idea di mondo, il mondo è un’idea di letteratura, penso»
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