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Giovanni Perrino

Giovanni Perrino
autore
Interlinea
Giovanni Perrino è nato a Palermo e vive a Mantova. Da anni si dedica alla poesia e alla critica letteraria, tessendo con passione legami e sintonie fra lingue e culture diverse a partire da quella russa. Con Evgenij Solonovich ha dato vita al premio Lerici Pea-Mosca con l’obiettivo di tradurre e far conoscere al pubblico dei due Paesi gli autori emergenti e le dinamiche in atto nei rispettivi ambienti letterari. Sue poesie sono state pubblicate in varie antologie e in riviste russe, armene e italiane. Ha pubblicato, tra l’altro, le seguenti raccolte: Malastrana, All’Antico Mercato Saraceno, Treviso 2004; Ellis Island, Interlinea, Novara 2007.

Titoli dell'autore

Il breve tempo

di Giovanni Perrino

editore: Interlinea

pagine: 104

«Perrino ci richiama a un doveroso, silente, meditativo ripiegamento, inteso non come rinuncia, ma come un senecano vindicare se sibi. A poco a poco, centellinando parola dopo parola, verso dopo verso, rimane nel lettore di questi testi un’eco particolare, una vibrazione lontana, assimilabile al rumore di fondo dell’universo, l’onda sonora dell’iniziale Big Bang, che qui si configura come traccia della dimensione interiore, attinta dalla parola nelle profondità dell’anima. Se dovessi ricorrere a un’immagine, penserei alla natura di questa poesia come a un altoforno che trasforma in cristallo purissimo le sabbie (mobili e immobili) dell’esperienza quotidiana, grazie alle altissime temperature prodotte da una passione che non conosce tregua, da una fedeltà che si fa testimonianza, da una ricchezza linguistica che si propone come consapevole dono. Una lente cristallina e potente, traguardando la quale la vita acquista un senso nuovo, perché essa ci conduce a interpretarne il valore, grazie a una interiorità orgogliosamente generosa e rarefatta, ma concreta e tangibile» (Stefano Quaglia).

Dorso d'asino

Possibili rallentamenti

di Giovanni Perrino

editore: Interlinea

pagine: 104

"Dorsi d'asino" si chiamano in Francia i dissuasori, i passaggi pedonali rialzati, che Giovanni Perrino, poeta cresciuto in Russia alla scuola di Evtushenko, eleva a simbolo della necessità di rallentare per riflettere: "La domanda che si pongono questi testi poetici è di quelle più classiche. La parola poetica come si pone in rapporto a un percorso di riflessione che nell'uomo contemporaneo può essere indotto da un trauma, una guerra o da un semplice bisogno interiore?".

Ellis island

di Giovanni Perrino

editore: Interlinea

pagine: 96

«Giovanni Perrino propone una raccolta che si muove intorno a temi storici: Manhattan e ciò che significava per il povero emigrante europeo depositato a Ellis Island (oggi sede di un museo) per le pratiche di immigrazione, e ciò che significa per l’immagine inaudita del crollo delle Twin Towers, un secolo dopo la grande migrazione. A questo fulcro si alterna una serie di squarci autobiografici, di infanzia in Sicilia, di maturità in Russia, che evocano il mondo naturale e umano nella sua sensualità. Traspirano figure familiari e incontri d’amore, momenti di abbandono, riflessioni sulle sorti della parola. La vena autobiografica, che ha momenti di sospesa felicità, è scandita da episodi drammatici, da richiami alla resa dei conti, e sostenuta dalla pietà per le vittime: non di rado si parla dei treni dei deportati e si allude ad Auschwitz. […] Il risultato è una raccolta che si legge con piacere, in cui il distacco e certi tratti oggettuali e asintattici si alternano ad angosce esplicite: quel buttarsi nel vuoto dalle Torri che tutti ricordiamo. […] Perrino vive in un mondo in cui le informazioni si assommano e intersecano: d’ogni tanto una parola russa, un toponimo ligure, l’onnipresente zagara della patria siciliana, e il linguaggio virtuale che ci insegnano i computer (cut, paste), nonché gli sms e gli altri messaggi con cui trasmettiamo e riceviamo informazioni. Perrino tenta di salvaguardare uno spazio alla sensazione e alla riflessione pur non escludendo la realtà sliricizzata. Nel suo viaggio lo aiutano i poeti russi e americani che cita, anche il turco Hikmet. Eccellenti compagni di questa impresa meritoria che ogni poeta deve compiere con senso del limite ma anche consapevole della sfida che gli si propone: quella di parlare un linguaggio che sappia rispondere alle sollecitazioni dell’attualità senza lasciarsene travolgere» (dalla presentazione di Massimo Bacigalupo).

Lo giuro

Antologia poetica

di Bella Achmadùlina

editore: Interlinea

pagine: 100

Una raccolta di liriche di Bella Achmadùlina, l'affascinante poetessa di cui molti giovani sovietici custodiscono la fotografia e si protestano innamorati.
 

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