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EDUCatt Università Cattolica: La serie Officina

La serie “Officina” raccoglie i volumi realizzati dagli studenti nell’offi cina del Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica. Frutto di un’esperienza di progettazione e cura editoriale, questi volumi offrono un’ampia scelta di casi editoriali e letterari di volta in volta studiati alla luce di un tema dominante, sotto forma di antologie tutte da leggere. Diversi titoli sono accompagnati da booktrailer nel canale YouTube LaboratorioEditoria.

Quo vadis libro?

Interviste sull’editoria italiana in tempo di crisi

editore: EDUCatt Università Cattolica

pagine: 128

Cinquanta interviste sull’editoria italiana in tempo di crisi creano la radiografi a proposta da Quo vadis libro?, presentato il 13 maggio 2009 nell’ateneo di Milano durante un incontro con il presidente della Zanichelli Federico Enriques. Esiste davvero una crisi del libro? Di quali dimensioni? Di chi è la colpa? Quali le soluzioni? Dalla letteratura per l’infanzia alla saggistica, dalla manualistica alla narrativa, editori grandi e piccoli rispondono a queste e altre domande. Ecco un’aggiornata ricognizione nel mondo dei libri per scoprire che «proprio nei momenti di crisi i lettori si fanno più sensibili alle necessità dell’informazione e alle proposte culturali. La crisi resta, ma i libri hanno in sé un potere che va sempre oltre», ci dice Elisabetta Sgarbi di Bompiani.Tra gli intervistati Rosellina Archinto, Alessandro Dalai, Ottavio Di Brizzi, Benedetta Centovalli, Oliviero Ponte di Pino, Giuseppe Giuffrè, Angelo Guerini, Matteo Ulrico Hoepli, Emilia Lodigiani, Cesare De Michelis, Mariagrazia Mazzitelli, Antonio Sellerio, Stefano Mauri, Aurelio Mottola, Federico Enriques. Quest’ultimo nell’intervista fi nale afferma che «è importante far capire che la crisi c’è davvero, non è una sorta di reality dell’economia inventato dai media», nutrendo la convinzione che «di fronte alla crisi spesso ci si comporti come quel signore che uscì di casa, in una giornata incerta, senza ombrello. Piovve, si rifugiò sotto un portone in attesa che spiovesse: ma era cominciato il diluvio universale».

Non è un caso che sia successo

Storie editoriali di best seller

editore: EDUCatt Università Cattolica

pagine: 150

Le pagine di questo volume raccontano le vicende dei best seller uniti da “successo” e “caso”: dal Candido all’Ulisse, dal Piccolo Principe a Pippi Calzelunghe, da Il fu Mattia Pascal a Il nome della rosa, da Madame Bovary a Twilight, da Harry Potter a Gomorra… quasi sessanta casi editoriali analizzati tra scoperte, rifiuti, riletture, traduzioni, polemiche e trasposizioni cinematografi che: questi libri, in vetta alle classifiche grazie a idee rivoluzionarie, copertine irriverenti, scelte editoriali geniali e soprattutto storie affascinanti, continuano a conquistare il pubblico.Perché un successo non è mai un caso, anche se in parte lo è.Scrive Roberto Cicala nella presentazione: «Ogni edizione è un prototipo a sé di cui in partenza non si conosce il destino: gli ingredienti e le dosi della ricetta cambiano sempre. Una volta è vincente l’immagine di copertina, come è stato detto per i due occhi che fi ssano il lettore dalla sovraccopertina del romanzo dell’esordiente Paolo Giordano (qui intervistato); altre volte è il titolo azzeccato a incuriosire e La solitudine dei numeri primi è esempio anche di quest’aspetto paratestuale affidato spesso all’editore. E pensare che un titolo può essere modificato dopo il successo del film tratto dall’opera: è quanto avvenuto per Arancia meccanica, così intitolata dopo il film di Kubrick, mentre in precedenza il romanzo di Burgess era Un’arancia a orologeria (traduzione di A Clockwork Orange)». Sfogliate questo viaggio tra passato e presente della letteratura mondiale.Con un’intervista a Paolo Giordano

Italia tra le righe

I romanzi della nostra storia

editore: EDUCatt Università Cattolica

pagine: 170

Un’Italia da leggere per capire la nostra identità dopo 150 anni. Tra le righe di alcuni dei libri più amati riemerge una storia personale e collettiva composta da generazioni di autori, editori e lettori, dall’epopea risorgimentale ai drammi delle guerre fino alle cronache odierne. Oltre cinquanta casi editoriali analizzati da giovani di oggi: dai Promessi sposi a Gomorra, dal Gattopardo a Io non ho paura, da Salgari a Rodari, da Levi a Eco, dalla Morante alla Fallaci, con interviste a Melania Mazzucco e Sebastiano Vassalli. I libri sono uno specchio veritiero del Paese: ci sono romanzi che rifl ettono le divisioni ideologiche del dopoguerra e il passaggio dalla civiltà agraria all’industrializzazione, come nelle liti tra il sindaco Peppone e il parroco don Camillo nati dalla penna di Guareschi e resi ancora più celebri dalla macchina da presa di Duvivier. Ci sono libri che invece hanno unito gli italiani, per esempio a tavola con le ricette regionali raccolte da Pellegrino Artusi di Forlimpopoli che aveva capito quanto l’Unità sia il risultato di molte piccole patrie che restano tali. Allo stesso modo non possono che essere frammenti di un discorso ancora aperto le sezioni del volume, uno dei tentativi possibili di illuminare alcuni tratti di un’identità che è, innanzi tutto, complessità: per questo, piùche risposte, si cerchino interrogativi. Infatti la prima parte s’intitola: «Fratelli d’Italia?», dove l’affermazione del don Gaspare Uzeda duca D’Aragua nei Viceré fa ancora riflettere: «Ora che l’Italia è fatta, dobbiamo farci gli affari nostri».Con interviste a Melania Mazzucco e Sebastiano Vassalli

Narrami o libro

Quando i romanzi parlano di editoria

a cura di Roberto Cicala, Tullio Pericoli

editore: EDUCatt Università Cattolica

pagine: 154

Nel mare dei libri quanti romanzi hanno per protagonista il mondo dell’editoria? Ecco una selezione di opere, da Flaubert a Pennac, da Sciascia a Saramago: un invito alla lettura e un’antologia letteraria a tema, questo è Narrami o libro. Dalla scrittura alla tipografi a, dalla biblioteca alla libreria il libro racconta se stesso. Come scrivono gli studenti che hanno allestito il volume: «da opere celeberrime come Madame Bovary a best seller campioni di vendite come Il codice Da Vinci, passando per la brillante leggerezza della Matilde di Roald Dahl e l’immensa e misteriosa biblioteca del Nome della rosa, troverete un personalissimo quadro della narrativa dedicata all’editoria in forma di invito alla lettura». Nella presentazione Roberto Cicala afferma che «in un Paese dove più della metà della popolazione alfabetizzata è inappetente in fatto di lettura è però curioso che nella ridotta comunità dei più golosi booklovers si sia verificato negli ultimi anni il successo di “libri che parlano di libri”; è un fenomeno che registra l’impennata non tanto di storie o manuali di editoria quanto di novità di narrativa sull’argomento, spesso in grado di scalare le classifi che. Raccogliere e rileggere romanzi che parlano di libri è dare un segnale di fiducia, senza sacralizzare la carta di un vecchio volume né demonizzare lo schermo digitale di un nuovo ebook. L’importante è non essere come il protagonista di Mendel dei libri di Zweig che “al di là dei libri non sapeva nulla del mondo”».

Film da sfogliare

Dalla pagina allo schermo

a cura di Roberto Cicala, Roberto Della Torre, Velania La Mendola, Maria Villano, Alessandro Zaccuri

editore: EDUCatt Università Cattolica

pagine: 194

Il libro svela i retroscena e le curiosità del percorso – a volte diffi cile, altre volte divertente – che ha portato molti capolavori della letteratura italiana e di quella straniera a diventare pellicole cinematografiche. «Quante volte sentiamo dire che il libro è migliore del fi lm?», recita la quarta di copertina, e in effetti accade spesso che il lettore appassionato esca dal cinema deluso o addirittura arrabbiato per non aver trovato nel fi lm tutto quello che la sua fantasia aveva prodotto durante la lettura del romanzo preferito. Ma «la trama non è tutto», avverte Alessandro Zaccuri, che ha fi rmato la nota introduttiva al volume: la strada che porta un libro a diventare fi lm è spesso sconosciuta; si tratta di un percorso che a volte vede collaborare fi anco a fianco regista e autore (come nel caso di Non ti muovere della Mazzantini o della Solitudine dei numeri primi di Giordano), altre volte invece esclude la voce dell’autore, che soffre a vedere la sua storia stravolta e i suoi personaggi snaturati, come è successo alla Travers con Mary Poppins. Un percorso, tuttavia, che spesso, allontanandosi dalla pagina scritta, approda a un risultato diverso e inaspettato: una nuova opera d’arte.Con appendice iconografica

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