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Amore e natura in poesia per educare alle emozioni: Rossella Frollà a Milano presenta "L'amico sconosciuto"

Amore e natura in poesia per educare alle emozioni: Rossella Frollà a Milano presenta "L'amico sconosciuto" Amore e natura in poesia per educare alle emozioni: Rossella Frollà a Milano presenta "L'amico sconosciuto"
Amore e natura in poesia per educare alle emozioni: Rossella Frollà a Milano presenta "L'amico sconosciuto"

Giovedì 1° febbraio alle 18 a Milano Rossella Frollà è ospite alla Fondazione Culturale San Fedele per presentare una storia poetica di educazione sentimentale e affettiva

Il 1° febbraio alle ore 18.00 presso la Galleria San Fedele di Milano (Via Hoepli 3A) la poetessa Rossella Frollà presenta l'opera L'amico sconosciuto. Biografia di un amore, edito da Interlinea (euro 16, p. 128), con tavole di Livio Ceschin.

«Il significato dell’amore sta nella verità dell’unità cosmica, è il momento di massimo splendore dell’individuo che si rende prossimo all’altro. In questo libro i volti dell’amore sono di diversa luminosità come i riflessi dei cristalli» l'autrice presenta così una narrazione poetica dedicata alla complessità e alla fragilità degli affetti, che parte dal vissuto dell'autrice per affrontare una tematica universale.
Daniele Mencarelli commenta così l'opera: «La storia di Bianca e Giorgio non è la storia di un amore, ma la storia dell’amore in quanto tale. Nella sua magnifica consistenza intangibile e al contempo totalmente corporale, l’amore è il desiderio di ogni essere umano che cerca nell’altro la sua completezza. Ma non solo questo. L’amore che si consuma costruendosi è sempre plurale, è storia di storie che si intrecciano, avvicendano, l’una figlia e genitrice dell’altra. Rossella Frollà, nel suo Amico sconosciuto, si avventura nel viaggio più rischioso e autentico per chi vive la letteratura come vocazione. Anche solo per un istante, un lampo di luce, dare volto all’amore, motore dell’universo».

In occasione della presentazione milanese esce anche la nuova raccolta, dove la natura assume un’importanza di primo piano, Rose. All’ultimo chiaro (Interlinea, euro 16, p. 144). A caratterizzare le sue pagine sono proprio gli elementi più fragili della natura come le foglie, le rose, «la viola di gennaio nata sola». La loro fragilità ci rimanda a quella umana, fragilità che è una delle radici ontologiche della vita e che, grazie al tramite della natura, ci permette di riconnetterci a noi stessi e al luogo «in cui si trova quella luce altra, vivida e umanissima che ogni volta si riconquista e non si perde mai veramente». Il volume è presentato da Umberto Piersanti ed è sempre corredato dalle tavole di Livio Ceschin.

L'amico sconosciuto

Biografia di un amore

di Rossella Frollà

editore: Interlinea

pagine: 128

«La storia di Bianca e Giorgio non è la storia di un amore, ma la storia dell’amore in quanto tale. Nella sua magnifica consistenza intangibile e al contempo totalmente corporale, l’amore è il desiderio di ogni essere umano che cerca nell’altro la sua completezza. Ma non solo questo. L’amore che si consuma costruendosi è sempre plurale, è storia di storie che si intrecciano, avvicendano, l’una figlia e genitrice dell’altra. Rossella Frollà, nel suo Amico sconosciuto, si avventura nel viaggio più rischioso e autentico per chi vive la letteratura come vocazione. Anche solo per un istante, un lampo di luce, dare volto all’amore, motore dell’universo» (Daniele Mencarelli). Con tavole di Livio Ceschin

Rose

All’ultimo chiaro

di Rossella Frollà

editore: Interlinea

pagine: 144

In questa nuova raccolta di Rossella Frollà la natura assume un’importanza di primo piano. E sono proprio gli elementi più fragili della natura come le foglie, le rose, «la viola di gennaio nata sola» a caratterizzare queste pagine. La loro fragilità ci rimanda a quella umana, fragilità che è una delle radici ontologiche della vita e che, grazie al tramite della natura, ci permette di riconnetterci a noi stessi e al luogo «in cui si trova quella luce altra, vivida e umanissima che ogni volta si riconquista e non si perde mai veramente».Con tavole di Livio Ceschin

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