Il nuovo volume della rivista “Autografo” indaga alcuni modelli di realismo con analisi, confronti e interviste con il titolo Scritture della realtà. In distribuzione da febbraio.
Scritture della realtà è il titolo dell’ultimo numero della rivista “Autografo” fondata da Maria Corti e edita Interlinea, che da anni si occupa dei maggiori dibattiti e autori del Novecento e in questo nuovo volume si affronta la questione del riconoscimento del realismo come genere protagonista dell’ultimo secolo: un’ipotesi resa fragile dalla molteplicità di prospettive.
Scritture della realtà. Negli ultimi anni l’ipotesi realista è stata messa in questione da più versanti, nel suo spessore problematico e nelle sue inaggirabili aporie. È in questa cornice teorica che si inserisce il numero di “Autografo” dedicato alle Scritture della realtà: da Carlo Levi (Federico Milone) a Luigi Malerba (Enrico Sinno) e Sebastiano Vassalli (Valentina Giusti), passando per il dibattito letterario nella Napoli dell’occupazione alleata (Lucilla Lijoi), da cui muove anche l’intervista a Raffaele La Capria (Luca Federico). Il racconto del reale nella Vetrina (a cura di Gianfranca Lavezzi) è affidato al codice visuale dei disegni di Giuseppe Novello dedicati all’esperienza della ritirata di Russia e dell’internamento. Ampia l’escursione cronologica delle recensioni: da Rovani (Silvana Tamiozzo Goldmann), a Davide Orecchio (Federico Francucci), dal Gobetti di Bruno Quaranta (Alba Andreini), alla riedizione di Tempo di uccidere di Flaiano (Domenico Scarpa).
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