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Il giallo della strage di piazza San Carlo del 1864, 160 anni dopo

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Il giallo della strage di piazza San Carlo del 1864, 160 anni dopo

Sabato 21 settembre alle ore 17 alla Biblioteca civica Centrale si presenta il libro che ricostruisce in modo inedito i fatti di piazza San Carlo che segnarono il destino dell'Italia unita.

In occasione del centosessantesimo anniversario della strage di piazza San Carlo, lo storico Enzo Ciconte presenterà il volume Torino 1864. La prima strage senza colpevoli dell’Italia unita il giorno sabato 21 settembre alle ore 17 presso la Biblioteca civica Centrale di Torino (via della Cittadella 5). Interverranno insieme all'autore lo storico Bruno Maida e il giornalista Massimo Novelli.
Lo storico Ciconte con questo volume prova a colmare un vuoto storiografico, affrontando in modo inedito e consapevole i fatti del settembre 1864 a Torino, quando si spostò la capitale da Torino a Firenze, determinando quella che l'autore definisce «una strage senza colpevoli, perché nessuno volle cercarli, nonostante le decine di morti e le centinaia di feriti, risultato di uno scontro durissimo tra i componenti dell'Italia risorgimentale dell'epoca, che vedevano la componente piemontese fortemente e polemicamente criticata dalla componente lombarda e toscana dell'epoca». Una pagina della nostra storia ancora attualissima che racconta molto delle origini dell'Italia unita.

Torino 1864. La prima strage senza colpevoli dell’Italia unita
«Erano davvero tante le persone quel pomeriggio in piazza San Carlo»: dietro i fatti del settembre 1864, che segnarono il destino di Torino e dell’Italia unita, sta la terribile strage rimasta impunita e senza colpevoli. Uno storico ricostruisce, come in un giallo, l’intricata vicenda con i primi casi di depistaggi e affossamenti di commissioni d’inchiesta. Nasce uno strappo tra i reali sabaudi e la loro città, tra governo e cittadini, con un’amnistia che si rivela un vero e proprio colpo di spugna. Perché «parlamento e magistratura con il solenne avallo del sovrano non avevano avuto nessuna voglia di continuare a ricordare e a discutere i fatti del recente passato». E allora i morti? «i morti requiescant in pace. Perché disturbarli ancora?»

Enzo Ciconte è docente di Storia delle mafie italiane all’Università di Pavia. Dal 1997 al 2010 è stato consulente presso la Commissione parlamentare antimafia. Il suo libro ’Ndrangheta dall’Unità a oggi (Laterza, Roma 1992) è il primo studio a carattere storico sulla ’ndrangheta. Fra i suoi altri libri ricordiamo: Storia criminale. La resistibile ascesa di Mafia, ’Ndrangheta, Camorra dall’Ottocento ai giorni nostri (2008); ’Ndrangheta (2008 e 2011); ’Ndrangheta padana (2010); Banditi e briganti. Rivolta continua dal ’500 all’800 (2011); Storia dello stupro e di donne ribelli (2014), tutti pubblicati per la casa editrice Rubbettino di Soveria Mannelli.  

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Torino 1864

La prima strage senza colpevoli dell’Italia unita

di Enzo Ciconte

editore: Interlinea

pagine: 200

«Erano davvero tante le persone quel pomeriggio in piazza San Carlo»: dietro i fatti del settembre 1864, che segnarono il destino di Torino e dell’Italia unita, sta la terribile strage rimasta impunita e senza colpevoli. Uno storico ricostruisce, come in un giallo, l’intricata vicenda con i primi casi di depistaggi e affossamenti di commissioni d’inchiesta. Nasce uno strappo tra i reali sabaudi e la loro città, tra governo e cittadini, con un’amnistia che si rivela un vero e proprio colpo di spugna. Perché «parlamento e magistratura con il solenne avallo del sovrano non avevano avuto nessuna voglia di continuare a ricordare e a discutere i fatti del recente passato». E allora i morti? «i morti requiescant in pace. Perché disturbarli ancora?»

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