Giuseppe Langella ha curato l’edizione critica dell’ultima opera del celebre autore
Dalla volontà di Giuseppe Langella nasce Per esempio, l’ultimo libro che Roberto Sanesi non è mai riuscito a pubblicare: il testo, edito da Interlinea dalla collana di “Edizioni di poesia a tiratura limitata”, è il primo tentativo di analizzare e raccogliere carte e documenti ad oggi sconosciuti, per pubblicare il primo vero corpus testamentario di un personaggio fecondo e creativo, che ha reso la poesia e l’arte fulcro della sua carriera.
Dal materiale reperito nello studio di via Machiavelli a Milano Giuseppe Langella disegna il tracciato di una ricerca già inaugurata da Sanesi, frutto di un «itinerario tortuoso, e per certi versi perfino sfibrante»: dalla scelta del titolo, da sempre il passaggio più delicato per l’autore in quanto depositario del senso ultimo dell’opera, fino alla selezione dei testi da includere, più volte modificati nel corso del progetto.
Dalla serie di Commentario si aggiungono testi dedicati a poeti e colleghi, da Ezra Pound a Hans Richter, per poi riprendere in ultima battuta i testi pensati per riviste d’arte, antologie e cataloghi mai pubblicati, per un «progetto più organico di pubblicazione, una nuova raccolta dove far confluire il meglio della sua ultimissima stagione creativa».
Un’opera di ricostruzione che permette di ottenere un quadro completo della produzione lirica di Sanesi, mostrando un iter complesso e in continua trasformazione che rende il materiale inedito testimonianza contemporanea di una personalità dinamica come del resto gli stessi componimenti raccolti.
Roberto Sanesi (Milano 1930-2001) ha intrecciato nella sua vita tre grandi passioni: la poesia, l’arte e la letteratura angloamericana. Attivo fin dagli anni cinquanta sulla rivista “Aut Aut”, ha partecipato al Movimento Nucleare. Negli anni sessanta ha fondato e diretto la collana “Piccola Fenice” per l’editore Guanda e, all’inizio degli anni settanta, la Munt Press per la poesia e la saggistica. Dal ’70 al ’75 è stato direttore artistico di Palazzo Grassi a Venezia. Inoltre, ha tenuto insegnamenti presso diversi atenei e accademie e si è anche occupato in varia guisa di teatro. Sanesi ha coltivato da sempre la poesia, in forme di intensa visionarietà, mosso da un’instancabile sete di conoscenza, di cui fanno fede alcuni titoli particolarmente dimostrativi, come Rapporto informativo (1966) o Esperimenti sul metodo (1967) o ancora Alterego & altre ipotesi (1974) o infine La differenza (1988). Da ricordare anche, tra i suoi libri poetici più importanti, Il feroce equilibrio (1957), Poesie per Athikte (1959), Oberon in catene (1962), Otto improvvisi (1965), L’improvviso di Milano (1969), La cosa scritta (1977), Recitazione obbligata (1981), Téchne (1984), Senza titolo (1989), Mercurio (1994) e l’antologico L’incendio di Milano e altre poesie (1957-1989), a cura di Vincenzo Guarracino.
«Qualcosa che qualcuno
farà di nuovo e di nuovo,
senza saperlo»
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